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L’impresa individuale è soprattutto “donna” nella provincia salernitana

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L'imprenditoria femminile ottiene ottimi risultati nel salernitanoL’impresa individuale è soprattutto donna nella provincia salernitana. Questa la considerazione che emerge dalla lettura dei dati presentata durante il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”. L’iniziativa, promossa da Unioncamere insieme alle Camere di commercio e ai Comitati per l’imprenditoria femminile. Le cifre parlano chiaro (anche se in ribasso rispetto a qualche tempo addietro a causa della crisi che attraversa il nostro paese. Salvo la Toscana, unica regione che presenta un segno positivo nel confronto con il 2005). Nella nostra provincia la distribuzione delle imprese individuali con titolare femminile a giugno 2010 è di 20.347 unità. A dicembre 2009, invece, era di 20.512. Valori assoluti e saldi in valore assoluto a giugno 2010 e dicembre 2009: -165. Incidenza percentuale delle imprese individuali femminili sul totale a giugno 2010: 27,9. Sono oltre 862mila, invece, le capitane che guidano una impresa individuale in Italia. Salerno, Avellino, Benevento e Frosinone le province dove la percentuale di ditte individuali gestite da donne in rapporto al totale di questa tipologia di imprese supera il 35%. E’ la Campania a guidare la classifica regionale con oltre 8mila imprese guidate da giovani donne, con meno di trent’anni, che in questo caso, arrivano a rappresentare il 9,2% delle titolari d’impresa registrate sul territorio. Per gran parte delle professioni intellettuali, scientifiche e ad elevata specializzazione destinate all’insegnamento, la preferenza va dichiaratamente alle donne. In pole position nel caso di alcune figure di livello impiegatizio, in particolare impegnate in attività di segreteria e amministrazione. Tra le professioni legate alle attività commerciali e nei servizi, le donne sono preferite nell’ambito dei servizi personali e sanitari, in quelli di lavanderia e come addette alle vendite. E se le professioni operaie e quelle di conduttori di impianti vedono una preferenza femminile praticamente solo nell’ambito del tessile e abbigliamento, tra quelle non qualificate spicca la preferenza accordata alle donne in quasi tutte le attività di pulizia.

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Scritto da su 30 Settembre 2010. Archviato in Cronaca, Dalla provincia, In evidenza, Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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