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Rilanciare l’edilizia salernitana è uno degli obiettivi principali dell’Ance Salerno

Nei prossimi giorni l’Ance Salerno, sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili, convocherà tavoli tecnici, aperti alle organizzazioni sindacali ma anche alle istituzioni e agli esperti del comparto, per individuare le migliori strategie di rilancio dell’edilizia salernitana e per gestire una crisi che continua a penalizzare fortemente il comparto.

«Condividiamo il segnale d’allarme lanciato dai tre sindacati di categoria – commenta il presidente Antonio Lombardi – e la grave preoccupazione per l’emorragia occupazionale che sembra non arrestarsi e che è già costata 3000 posti di lavoro negli ultimi due anni in provincia di Salerno. Ribadiamo però ancora una volta l’assoluta necessità di intervenire per vincere la sfida più dura, quella con una burocrazia che continua a frenare gravemente ogni opportunità di ripresa. L’Autorità di Vigilanza ha appena evidenziato che il tempo medio in Italia per realizzare un’opera pubblica è di 900 giorni, che salgono a 1200 in Campania. Tempi incomprensibili e insostenibili, che occorre abbattere drasticamente se si vuole davvero intraprendere la ripresa ed imboccare la via dello sviluppo».

Gli ultimi dati della Cassa Edile confermano un quadro di regressione che, in particolare per il comparto delle costruzioni, tocca l’intero territorio e segnatamente il comune capoluogo. In provincia di Salerno tra gennaio e settembre sono stati aperti 1850 cantieri, con 3.100 imprese attive, che hanno dato lavoro a circa 16 mila operai. Nel Comune capoluogo  che pure si è tentato di rappresentare non solo come estraneo alla crisi, ma addirittura volano e motore dell’economia provinciale, nello stesso periodo hanno operato 25 imprese che hanno dato lavoro a 289 operai. La città ha insomma coperto appena l’1,8% della forza lavoro provinciale del settore edile.

Per incidere su questa grave situazione di stallo l’Ance promuoverà tavoli di confronto per sbloccare le opere pubbliche ancora ferme e per attivare investimenti di grande valenza strategica, come quello per la realizzazione della superstrada a scorrimento veloce Battipaglia-Agropoli, determinante per lo sviluppo economico e turistico del Parco del Cilento. Inoltre solleciterà la velocizzazione delle procedure di utilizzo delle risorse pubbliche… «giacché – conclude il presidente Lombardi – degli otto miliardi di risorse Por 2007-2013 disponibili, ne sono stati spesi appena il 4% e gli impegni sono fermi al 19%. Non ci si può continuare a lamentare lasciando enormi risorse ferme nei cassetti».