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La Cgil di Salerno aveva già denunciato la possibilità della revoca (da parte della curatela fallimentare) dei punti vendita ex Despar affittati dal gruppo 2C. A distanza di trenta giorni, purtroppo, circa 450 dipendenti rischiano di ritrovarsi nuovamente senza lavoro. “La Cgil aveva cercato di mettere in guardia le Istituzioni per evitare quanto ormai sembra inevitabile – commenta Franco Tavella, segretario generale della Camera del Lavoro di Salerno – auspicavano un incontro tra la curatela fallimentare e l’azienda fittuaria che, evidentemente, non c’è stato. Ciò che non si è fatto in tutto questo lasso di tempo occorre farlo ora nell’interesse dei lavoratori, ma anche dei creditori inseriti nel fallimento. E’ un atto di irresponsabilità pensare che la cassa integrazione sia la panacea di tutti i mali: corrisponde, invece, ad un abbattimento dei salari, del reddito e viene finanziata col gettito fiscale cui contribuiamo noi tutti. Il rischio è un corto circuito da cui sarebbe difficile tornare indietro. La vicenda Cavamarket è una delle tante. L’occupazione in molte aziende è in pericolo e non basta più la difesa attuata con la Cig in questi mesi. La ricollocazione e la riorganizzazione del nostro sistema produttivo non può avvenire spontaneamente senza indirizzi precisi di politica industriale che, purtroppo, latitano. Da parte nostra promuoveremo, nei prossimi giorni, tutte le iniziative di mobilitazione necessarie affinché si salvaguardino i livelli occupazionali”.
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