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Le amministrazioni comunali di Salerno, Avellino, Fisciano e Solofra hanno costituito un gruppo di lavoro istituzionale per contrastrare, in ogni sede politica, amministrativa e giuridica, la decisione dell’Anas di introdurre il pagamento del pedaggio unico pari a 2,00 euro sul raccordo autostradale Salerno-Avellino. Di tale gruppo di lavoro, insieme al sindaco Vincenzo De Luca con gli altri colleghi sindaci. Diversi i motivi adotti dalle civiche amministrazione contro questa decisione che penalizza in modo particolare gli studenti che frequentano l’Università degli Studi di Salerno, i lavoratori pendolari che si spostano tra i due capoluoghi o prestano la propria opere nelle aree industriali di Fisciano e Solfora.
Il collegamento tra Salerno ed Avellino non è un’autostrada, ma piuttosto un raccordo che presenta numerose problematiche di sicurezza e funzionalità, tutte da risolvere, per migliorare la mobilità pubblica e privata sull’arteria. L’installazione di un casello autostradale a Fratte vanificherebbe le grandi battaglie condotte per delocalizzare dal capoluogo i vecchi caselli che rappresentavano un imbuto tremendo per la circolazione sull’intera rete nazionale. Si penalizzano con tale decisione ancora una volta le fasce più deboli della popolazione secondo una logica che è stata già confutata, dai tribunali, in occasione della tentata introduzione del pedaggio sul Grande Raccordo Anulare di Roma e dell’aumento ulteriore, dal casello di Nocera, del pedaggio sull’autostrada Napoli-Salerno.
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