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Fotografa da quando aveva dieci anni, oggi di anni ne ha novanta e conserva uno sguardo sempre contemporaneo. Lui è il fotografo salernitano Umberto D’Amore, molto conosciuto in città sebbene non appaia in pubblico ormai da anni. E’ noto come “il fotografo artista che fotografava gli artisti”, perché a lungo è stato il punto di riferimento in molti studi d’arte dove ha fotografato le opere, gli atelier e soprattutto pittori, scultori e attori nel momento creativo. Da Mario Carotenuto a Ugo Marano, dai componenti del Teatro Studi a Paolo Signorino, sono tanti gli artisti che sono stati immortalati da Umberto D’Amore. Nell’ambito delle iniziative per la VI Giornata del Contemporaneo 2010, la Soprintendenza Bsae di Salerno e Avellino, intende rendergli omaggio puntando l’attenzione su alcune delle sue opere più recenti che testimoniano proprio della capacità di guardare avanti, sperimentando continuamente. Nonostante la sua veneranda età, l’artista ha prodotto negli anni scorsi delle fotografie rielaborate al computer e dipinte di alcuni tracciati di un elettrocardiogramma: “La macchina per i tracciati cardiaci che stavo riparando – spiega Umberto D’Amore che è anche un appassionato di strumentazioni meccaniche – all’improvviso ha cominciato a muoversi da sola ed a disegnare sul foglio. In quelle linee tracciate per caso ho letto delle forme nuove, che potevano diventare un’opera d’arte”. La storia di Umberto D’Amore, la sua produzione e le sue opere più recenti, è stata documentata anche in una videoproduzione curata da Paolo Romano, che andrà in onda domani, giovedì 14 ottobre alle ore 21.30 su TeleDiocesi Salerno. “Umberto D’Amore – spiega Maria Giovanna Sessa, coordinatore della Soprintendenza per i B.S.A.E. e curatore dell’iniziativa – conserva uno sguardo contemporaneo e si inserisce a pieno titolo nel ciclo di iniziative che abbiamo organizzato per promuovere l’arte del nostro tempo. La sua attività continua, in un lungo arco di tempo, si è sempre mossa sui binari della ricerca e della sperimentazione”.
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