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Sabato 30 ottobre, alle ore 11.30, il Soprintendente ai BSAE di Salerno e Avellino, Fabio De Chirico, nel complesso di S. Pietro a Corte, presenterà il restauro dei beni artistici della chiesa che un tempo fu la cappella annessa al grande palazzo del principe longobardo Arechi II. Un evento di grande rilievo, a 40 anni dall’inizio di lavori di restauro estremamente delicati e complessi, sia per la difficoltà degli interventi, sia per la l’esiguità dei fondi stanziati. I lavori non hanno interessato solo l’aula di San Pietro, ma anche tutte le fabbriche sottostanti, il cui recupero ha restituito uno dei luoghi più significativi e densi di storia dell’intera città di Salerno ed uno dei maggiori monumenti dell’Italia Longobarda. Come la Cattedrale dedicata a San Matteo, fortemente voluta da Roberto il Guiscardo, anche San Pietro a Corte è testimonianza di un momento storico eccezionale e della volontà di un uomo che, con la costruzione del monumento ha voluto sancire la propria potenza. Alla conferenza stampa di apertura del monumento e di presentazione dei progetti di restauro, oltre al Soprintendente Fabio De Chirico, ed ai curatori del restauro e direttori dei lavori, Emilia Alfinito e Giovanni Guardia, interverranno: Il Sindaco del Comune di Salerno, Vincenzo de Luca; l’Assessore ai Beni Culturali della Provincia di Salerno, Adriano Bellacosa; il Soprintendente per i BAP di Salerno e Avellino, Gennaro Miccio; un rappresentante della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta; il professore Paolo Peduto del Dipartimento Latinità e Medioevo Università degli Studi di Salerno; l’architetto Mario Dell’Acqua; il Priore della Confraternita di Santo Stefano, Enrico Marano
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