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La pubblicazione del Rapporto sul commercio, stilato dall’Osservatorio Economico Provinciale della Camera di Commercio di Salerno, indica che il settore è capace di concentrare il 20,5% della spesa regionale a fronte di una popolazione residente pari al 19% con un importante contributo della componente turistica, che colloca Salerno al 29° posto per incidenza del turismo sul valore aggiunto totale (Salerno 4,5%; Italia 3,8%). Al di sotto della media nazionale sia il reddito medio pro capite delle famiglie salernitane pari a 13.098 euro (italia 18.106 euro), sia la spesa media pro capite pari a 12.493 euro (Italia 15.676). Il comune capoluogo contribuisce per il 19,4% ai consumi interni complessivi delle famiglie salernitane, ed in 15 comuni su 158 si concentra oltre il 61% dei consumi provinciali.
Passando ad esaminare i dati emersi dall’indagine campionaria, per l’anno 2009 il margine operativo fa segnare -50% e il fatturato -38%. Per migliorare le performance del settore, le imprese hanno indicato, quali fattori decisivi, il miglioramento del monitoraggio dei prezzi, la capacità di accrescere l’attrazione e la promozione turistica del territorio. Dalla Camera di Commercio si aspettano una migliore promozione dell’informazione presso le imprese, la semplificazione amministrativa e un’analisi più dettagliata degli stili di consumo. Questo in sintesi quanto emerge dal “Rapporto sul settore commercio della provincia di Salerno”, il secondo degli approfondimenti settoriali realizzati dall’Ente camerale nell’ambito delle attività previste nella veste di Osservatorio Economico Provinciale, ed in collaborazione con l’Istituto Guglielmo Tagliacarne.
A tale rappresentazione strutturale del settore, si aggiunge un’analisi di tipo congiunturale, realizzata dal Centro Studi Unioncamere, relativa al III trimestre 2010, dalla quale si evince che è ancora negativo l’andamento delle vendite (-1,8%) ma in netto miglioramento rispetto al trimestre precedente quando aveva registrato –5,0%. In forte ripresa le medio-grandi strutture che guardano con grande fiducia al trimestre successivo. Salerno, con 1 milione e 106 mila abitanti circa, è la seconda provincia campana, dopo Napoli, per dimensione demografica, rappresentando il 19% della popolazione regionale con un bacino di utenza significativo anche dal punto di vista commerciale, costituito da oltre 24.000 esercizi (19,5% del totale regione) capaci di concentrare il 20,5% della spesa regionale. Tale presenza commerciale è sostenuta da un flusso di turistici importante che concorre a determinare le performance delle attività commerciali presenti nel territorio (il 40% delle presenze turistiche regionali in esercizi ricettivi si colloca nella provincia), tanto da collocare Salerno al 29° posto nella classifica delle province italiana per incidenza del turismo sul valore aggiunto totale (Salerno 4,5%; Italia 3,8%).
Il reddito disponibile pro capite delle famiglie salernitane (ovvero il reddito effettivamente a disposizione delle famiglie per decisioni di consumo o di risparmio) è pari, nel 2008, a 13.098 euro (numero indice 72,3; Italia=100), importo superiore a quello medio regionale (12.652 euro), ma al di sotto di quello medio italiano (18.106 euro), occupando l’87-esima posizione della graduatoria provinciale in ordine decrescente. Analizzando i dati a livello comunale risalta il ruolo assunto dal comune capoluogo di provincia, che contribuisce per il 19,4% ai consumi interni complessivi delle famiglie salernitane. I centri con concentrazione di consumi si localizzano intorno all’area del capoluogo provinciale e lungo la fascia costiera; si contraddistinguono, inoltre, diversi comuni della Valle del Diano. Scendendo nel dettaglio, è interessante osservare come il 61,1% dei consumi interni totali sia racchiuso in quindici comuni.
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