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Roma chiama, Salerno risponde. Un migliaio questa sera, dalla mezzanotte in poi, saranno gli acierrini che partiranno per raggiungere la capitale in occasione del grande raduno nazionale dell’Azione Cattolica. Circa 80mila sono le presenze stimate, di questi 10mila sono campani. E Salerno fa la sua parte con circa mille partecipanti. Per organizzare la trasferta, i diversi gruppi Ac diocesani hanno lavorato per settimane. Tre saranno le piazze nelle quali domani (sabato 30 ottobre 2010) gli acierrini, accompagnati anche dai genitori, si ritroveranno: in mattinata grande raduno in piazza S. Pietro per l’incontro con il Santo Padre; nel pomeriggio, poi la festa-incontro continuerà tra piazza di Siena e piazza del Popolo. Sono queste le coordinate di “C’è di più. Diventiamo grandi insieme” dell’Azione cattolica italiana.
«Sarà un’esperienza bella, intesa nel significato più semplice, ma anche più bella di questo stesso aggettivo» ha detto il Presidente nazionale di Azione Cattolica Franco Miano nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è tenuta questa mattina a Roma. «Sperimenteremo un profondo senso ecclesiale, intorno al Santo Padre, ai nostri vescovi e presbiteri. Un evento di Chiesa con dei profondi risvolti sociali. Le attività che proporremo, le testimonianze che ascolteremo sabato ci daranno modo prendere una chiara posizione sulla realtà», ha aggiunto.
L’idea di “C’è di più. Diventiamo grandi insieme” nasce più di un anno e mezzo fa. Alla vigilia del decennio dedicato dalla Chiesa italiana all’educazione, la Presidenza nazionale di Azione cattolica ha pensato a quest’evento per ridire il proprio ‘sì’ alla sfida educativa, centrale per l’Associazione. E ha voluto farlo insieme ai bambini e agli adolescenti, che sono i primi destinatari e protagonisti di questa scelta. «I bambini sono chiamati a vivere la santità feriale, fatta di vita quotidiana, nella Chiesa, da protagonisti, a loro misura e secondo la loro sensibilità», ha affermato don Dino Pirri, Assistente nazionale dell’Azione cattolica dei ragazzi, durante la conferenza stampa.
Sono più di 80mila i ragazzi che arriveranno sabato a Roma da tutta Italia, in pullman ma anche in nave dalle isole. Dalle 8 del mattino inizierà l’animazione musicale in piazza San Pietro. Seguirà un momento di preghiera, guidato da monsignor Domenico Sigalini, Assistente Generale dell’Azione cattolica italiana. «Quella di sabato sarà una mattinata ricca di ingredienti»: a parlare è Chiara Finocchietti, Vicepresidente nazionale per il Settore Giovani di Azione cattolica, che ha illustrato il programma della mattinata in Piazza San Pietro. «La santità prima di tutto, che vivremo attraverso l’incontro con alcune figure fondamentali per la storia dell’Ac e della Chiesa italiana: da Nennolina a Pier Giorgio Frassati; da don Pino Puglisi, di cui ci leggerà dei brani l’attore Luca Zingaretti nel pomeriggio a piazza del Popolo, al giudice Rosario Livatino. Avremo, poi, le testimonianze di alcuni ragazzi che ci racconteranno come diventare santi nella quotidianità, anche attraverso l’Ac», ha proseguito Chiara Finocchietti.
«Vivremo la dimensione della Chiesa universale attraverso la presenza, fisica in alcuni casi e telematica in altri, di amici dalla Russia, dalla Romania, dalla Terra Santa, dall’Argentina, dal Burundi e dalla Spagna. Non mancherà l’abbraccio della Chiesa italiana ai ragazzi di Azione cattolica, attraverso il messaggio che il presidente della Cei, cardinal Angelo Bagnasco, rivolgerà ai ragazzi in Piazza San Pietro appena prima dell’arrivo del Santo Padre. Tre ragazzi, poi, dialogheranno con il Benedetto XVI», spiega ancora la Vicepresidente nazionale Giovani di Ac. Un acierrino di 11 anni della diocesi di Nuoro, una giovanissima di Carpi di 16 anni e un’educatrice della diocesi di Gaeta porranno al santo Padre alcune domande a nome di tutti i ragazzi e degli educatori presenti in Piazza San Pietro.
«L’incontro di sabato sarà anche l’occasione per lanciare l’iniziativa di solidarietà che l’Acr promuoverà per il prossimo mese della Pace, a gennaio 2011», ha detto ancora don Dino Pirri. «Si tratta del finanziamento di due progetti in Russia. Sono entrato in contatto diretto con la realtà drammatica dei piccoli abbandonati e abbiamo pensato di aiutare le attività a favore dei bambini di strada di San Pietroburgo e degli orfani della Siberia. Una particolarità di quest’iniziativa è che aiuteremo realtà gestite da cristiani cattolici insieme a cristiani ortodossi».
“C’è di più” proseguirà nel pomeriggio di Sabato attraverso due eventi paralleli che si svolgeranno nel centro di Roma.
I bambini dell’Acr si ritroveranno nel parco di Villa Borghese, dove saranno accolti da una band e da personaggi mascherati che li coinvolgeranno in una serie di attività, tutte a misura di ragazzo. Sul palco ci saranno anche degli amici venuti dalla Russia per presentare l’iniziativa del mese della Pace. «In piazza di Siena, i ragazzi saranno i veri protagonisti. Tra l’altro vivranno dei piccoli gemellaggi, scambiando delle cartoline con gli acierrini coetanei di altre parti d’Italia», ha spiegato don Dino Pirri, Assistente nazionale Acr.
Per i giovanissimi, invece, l’appuntamento è in Piazza del Popolo. Con loro avremo molti ospiti che racconteranno il “di più” – come recita anche il titolo dell’incontro – della loro vita. Gli ospiti saranno tutti intervistati dai ragazzi. Tra loro, il Commissario tecnico della nazionale di calcio Cesare Prandelli, l’attore Luca Zingaretti, la ballerina Simona Atzori, il fondatore di “Libera” don Luigi Ciotti, il cantautore Roberto Vecchioni, Pietro Napolano dei Pquadro.
Con “C’è di più” «l’Azione cattolica vuole riaffermare la centralità della persona, di ogni persona, che non deve mai essere considerata da sola ma in una dimensione comunitaria», ha detto il Presidente nazionale dell’Ac, Franco Miano, in chiusura di Conferenza stampa. «L’impegno dell’Azione cattolica ha sempre visto insieme tutte le generazioni, in un dialogo vivo, secondo uno stile di famiglia che abbiamo fatto nostro. I ragazzi e i giovanissimi che accoglieremo sabato fanno parte della famiglia dell’Associazione e della grande famiglia della Chiesa: rappresentano l’amore di tutta l’Ac per la Chiesa, la città e il Paese».
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