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C’è di più nel diventare grandi insieme. E questo gli oltre 100mila partecipanti all’incontro nazionale, organizzato a Roma dall’Azione Cattolica, lo hanno dimostrato in coro. Così sabato scorso è stato l’Ac day. Un giorno speciale per il quale i mille acierrini della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno hanno voluto contribuire con la loro testimonianza. E’ stato un vero e proprio pellegrinaggio. I primi arrivi salernitani in terra capitolina ci sono stati verso le 6 del mattino.
Al raduno dinanzi piazza San Pietro, illuminata dalle luci dell’alba, i ragazzi dell’azione cattolica della diocesi salernitana si sono uniti al coro dei loro coetanei tra i piccoli ed i giovanissimi. E’ stato un crescendo di emozioni. Insieme si è sperimentato il senso dell’associazionismo. “C’è di più” è anche questo – hanno commentato in coro i giovani – l’associazione è per noi un momento per crescere insieme non solo numericamente ma anche come persone”. Con gli acierrini salernitani anche tanti educatori, seguiti da Giuseppe Pantulliano, presidente diocesano dell’Azione Cattolica; da don Sabato Naddeo, assistente unitario di Ac e don Felice Moliterno, assistente diocesano Acr.
Ed insieme, in un ordinato cordone di preghiera e festa, hanno popolato piazza S. Pietro vestendola di colore ed entusiasmo. Le parole di monsignor Domenico Sigalini, assistente generale di Ac, di “essere sale per dare sapore alla vita” hanno trovato terreno fertile tra i tanti giovani presenti e non solo. Con i piccoli dell’Azione Cattolica della diocesi di Salerno, sabato c’erano infatti i loro genitori. Ed anche a loro si è rivolto nel suo messaggio di benvenuto il presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Franco Miano.
All’arrivo, alle 11 in punto, della papa mobile i giovani hanno stretto Benedetto XVI in un abbraccio ideale con l’inno che ha accompagnato tutto il percorso del “C’è di Più”. Il papa ha risposto alle domande dei giovani ed a loro si è rivolto nel sottolineare che “diventare grandi insieme si esprime pienamente nell’importanza di far parte di un’associazione”. Alla prima domanda “Santità cosa significa diventare grandi’”, Benedetto XVI ha risposto: “La risposta più bella su che cosa significa diventare grandi la portate scritta voi tutti sulle vostre magliette, sui cappellini, sui cartelloni: “C’è di più”. Questo vostro motto, che non conoscevo, mi fa riflettere. Che cosa fa un bambino per vedere se diventa grande? Confronta la sua altezza con quella dei compagni; e immagina di diventare più alto, per sentirsi più grande. Io, quando sono stato ragazzo, alla vostra età, nella mia classe ero uno dei più piccoli, e tanto più ho avuto il desiderio di essere un giorno molto grande; e non solo grande di misura, ma volevo fare qualcosa di grande, di più nella mia vita, anche se non conoscevo questa parola “c’è di più”. Crescere in altezza implica questo “c’è di più””
Poi parlando agli educatori ha esortato ad un’azione di “corresponsabilità con i pastori e la comunità: “La vostra presenza oggi qui dice che è possibile educare”. Un’ennesima esortazione che tutta l’azione cattolica della diocesi di Salerno ha accolto e dimostrato nel corso della giornata, costruita minuto dopo minuto con canti, preghiera, gioco e sfida per il domani. L’Ac Day ha rappresentato per tutti anche un’occasione per dare l’avvio al nuovo anno associativo nel segno dell’impegno generoso ed alla riscoperta di una consapevole responsabilità.
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