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Lina Sastri, al Teatro Verdi di Salerno, in uno spettacolo di prosa, musica e danza

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E’ in programma al Teatro Verdi di Salerno lo spettacolo di prosa, musica e danza, scritto, diretto e interpretato da Lina Sastri; scene e luci di Bruno Garofalo, costumi di Maria Grazia Nicotra, coreografie di Diego Watzke, arrangiamenti di Maurizio Pica. Spettacoli da giovedì 11 a sabato 13 novembre alle ore 21,00. Domenica 14 novembre alle ore 18,30. E’ la storia di una donna che vuole partire, se ne vuole andare da Napoli, ma c’è un mondo fuori che la ferma, con i ricordi, la passione, le tammorre e o sole mio, il mare e la nostalgia, la madre…: Napoli! E resta… resta?

Si racconta una città regina, un mondo sospeso tra il passato e il presente, un’umanità che ancora conserva la quotidianità, i valori affettivi e culturali di una civiltà in via di estinzione, se non già scomparse o comunque messe da parte “ormai; quel “come eravamo” che ci ha formati, e nello stesso tempo vive l’omologazione del presente, la confusione e il nulla, le mode e il linguaggio, insomma la comunicazione completamente cambiata, che sempre più sarà il nostro futuro. Vuole essere un atto di accusa per quello che si è perduto e una riflessione sul presente. “Per la strada” completa il ciclo inaugurato da “Cuore mio” e proseguito con “Melos”, “Corpo celeste”,  il monologo “La casa di Ninetta”, tratto dal libro omonimo della stessa Sastri.

È uno spettacolo di grande impegno produttivo, che prevede in scena  due coppie di danzatori oltre alla protagonista, e la presenza di  sette musicisti dal vivo. È il ciclo di un giorno a Napoli, dall’alba al tramonto, in un vicolo immaginario e senza tempo, guidati da  una sorta di moderno e femminile Virgilio partenopeo, che cerca inutilmente di partire da una città difficile e contraddittoria e, per la strada, racconta di personaggi (veri e di fantasia, di ieri e di oggi) che la fanno restare: i vecchi vicini al cuore, i giovani vicini al corpo, l’uomo amato e odiato, un atipico matto Pulcinella… La voce  della protagonista racconta  la storia attraverso parole, musica e danza, che si snodano e si legano fra loro.

Si rappresenta poeticamente, con dialoghi, versi e musica, una città speciale dove ancora vive il passato, mescolato al presente e al futuro, in una contraddizione e in miscuglio continuo, vivace e misterioso, che la rendono viva ed unica! Un viaggio ideale nei sentimenti, nella confusione del presente, nel ricordo poetico del passato, in un vicolo immaginario, una strada popolata di voci, donne, uomini, giovani e vecchi. Tutto attraverso la musica. Solo qualche accenno a quella tradizionale napoletana. Il resto inedito, dei nuovi cantastorie di Napoli, da Pino Daniele, a Carlo Faiello, da Salvatore Ferraiuolo a Enzo Gragnaniello e Lino Cannavacciuolo.

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Scritto da su 10 Novembre 2010. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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