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La lotta all’usura è sempre in primo piano e coinvolge forze dell’ordine e società civile. Nel corso degli ultimi mesi a Battipaglia, grazie alla locale stazione dei Carabinieri e alla coraggiosa collaborazione di diversi imprenditori locali, sono stati effettuati alcuni arresti in flagranza di reato nei confronti di usurai ed estorsori locali. Cosa succede a Battipaglia? E’ solo un episodio locale e circoscritto ? Oppure è solo la punta di un iceberg che dimostra l’esistenza di fenomeni quali racket ed usura anche in questa parte della provincia di Salerno?
«Sicuramente va dato atto a questi imprenditori – afferma Tommaso Battaglini, presidente di Sos Impresa Salerno – che hanno deciso di denunciare e che con le loro denunce, oltre a salvare le loro aziende e le proprie famiglia, hanno dato e danno un importante contributo a migliorare le condizioni economiche, civile e sociali della Piana del Sele. Un sincero e forte ringraziamento agli uomini del capitano Costa della compagnia dei Carabinieri di Battipaglia ed in modo particolare al maresciallo De Rosa che ha aiutato questi imprenditori vittime di usura ad avere fiducia nello Stato e a liberarsi dall’asfissiante morsa estorsiva cui erano sottoposti da singoli e da gruppi decisamente criminali».
Sos Impresa Salerno, ed il Coordinamento “Libero Grassi” con il presidente Marcello Ravveduto, esprimono tutta la loro solidarietà agli imprenditori coraggiosi di Battipaglia. Le due associazioni si sono già attivate per assisterli concretamente ad usufruire degli aiuti che lo Stato, attraverso le leggi 108/96 e 44/99, offre alle vittime che denunciano casi di usura ed estorsione. La rete di solidarietà che le due associazioni stanno costruendo intorno a loro li aiuterà a sconfiggere il senso di solitudine e disperazione in cui sono stati costretti in questi ultimi anni.
«Siamo convinti che questo fenomeno – conclude Battaglini – sia presente in modo profondo e diffuso in tutta l’area. Confidiamo che l’esempio di questi imprenditori sia seguito da tanti altri in modo da ridurre sensibilmente l’attuale forte condizionamento criminale dell’economia locale liberando risorse ed energie positive e legali a favore dello sviluppo sano e produttivo dell’intero territorio».
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