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Serata brillante, quella di venerdì 19 novembre alle ore 19.00, terzo appuntamento dell’ottava edizione del Festival Internazionale “Piano Solo”, nella abituale cornice del Salone dei Marmi del Palazzo di Città a Salerno. Di scena il Duo Rossini composto dai pianisti salernitani Lucio Grimaldi e Demetrio Massimo Trotta. Il programma sarà interamente dedicato alle trascrizioni di pagine sinfoniche per pianoforte, una pratica in uso già sul finire del Settecento, soprattutto dedicata al quattro mani, che serviva alla conoscenza e alla diffusione capillare di musiche che non di frequente e non in ogni città potevano essere eseguite nella versione originale. La trascrizione era un po’ come l’incisione ricavata da un quadro, che dava modo, a chi abitava in luoghi diversi da quello in cui il quadro era collocato, di conoscerne almeno la composizione e il disegno. La trascrizione per pianoforte a quattro mani serviva però per la lettura familiare, sia dei dilettanti che dei professionisti, e non per un vasto pubblico. In seguito, i pianisti-compositori, in particolare Liszt, creando la partitura per pianoforte, cioè, proiettando la trascrizione in un ambito concertistico nel momento in cui la performance pubblica si andava vigorosamente affermando, affidava al pianista il compito di divulgare delle composizioni sinfoniche di avanguardia, che solo poche orchestre e solo in poche occasioni potevano eseguire.
La serata verrà inaugurata dalla trascrizione del primo tempo della Sinfonia n°40 K550 in Sol minore composta da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1788. Impostata nella tonalità dell’affanno e della disperazione e della passione la potenza immaginativa di Mozart viene arginata da un’ineccepibile perfezione compositiva che sottrae la creazione a ogni intemperanza espressiva. Il primo tempo Allegro molto, in forma sonata è caratterizzato dalla melodia ampia e cantabile del primo tema presto elaborato in un gioco di contrasti drammatici pieni d’inquietitudine e di tensione. Seguirà il tributo a Gioacchino Rossini , con l’ esecuzione dell’ouverture dell’ “Italiana in Algeri” col suo “Andante pacato” nel quale si profila un malinconico capriccioso disegno e dove fa subito capolino lo spirito del “crescendo”, che inonderà, poi, tutta quanta la pagina.
La prima parte del programma, sarà chiusa dall’ouverture della “Gazza ladra”, che si apre in modo inusitato: tre rulli di tamburo portano ad un “Maestoso marziale” di dubbia serietà. Che cosa ha voluto esprimere Rossini con questa introduzione che ha un sapore grottesco con quei ritmi “nobili” giocati fra trillo e trillo? Forse un ironico accenno all’atmosfera militaresca che pesa nella vicenda della “Pie voleuse”, per poi tirar fuori due temi tutt’altro che estrosi, nei quali l’impulso ritmico sembra caricarsi di nuove connotazioni espressive che rivelano un nascente dinamismo drammatico.
Passaggio in Spagna per ascoltare la “Danza rituale del Fuoco” da “El amor brujo”, di Manuel De Falla, dominata per intero dal ritmo che sostanzia di sé, pulsante vivo, ogni battuta ed ogni nota, trepidante, che si arresta, talvolta in un ostinato e statico scalpitare, dal sapore innegabilmente iberico. Si continua il viaggio in Spagna per sbarcare a Siviglia, sulle note dell’ouverture del Barbiere di Rossini con il suo Andante sostenuto d’apertura alternante accordi poderosi a brevi scalette e a note ribattute, misteriose e incerte, prima di cedere il passo all’Allegro con il primo tema, celeberrimo, giocato sulla lamentosa ripetizione del semitono discendente Do-Si, che pare mostrare ironicamente le tristezze della vita, e concludere in tonalità maggiore, con il famoso tema gaio e giocoso. L’ ouverture del “Guglielmo Tell” del genio di Pesaro, sigillerà la serata. La sinfonia è concepita in quattro movimenti: l’Andante, racconta la penosa situazione degli oppressi, col suo celebre solo, una vera rivoluzione, in cui lo strumento acquista voce “romantica”, l’Allegro descrive un violento temporale estivo, ancora un Andante, affidato al melodizzare, in forma di “ranz des vaches”, prima di scatenare il celeberrimo galop, con la tastiera che ribollirà per evocare l’ardore di destrieri e cavalieri che, con il loro impeto portano a lieta conclusione una delle più amate pagine rossiniane.
Demetrio Massimo Trotta, pianista, nato in una famiglia di musicisti, inizia lo studio del pianoforte sotta la guida del padre. In conservatorio prosegue e completa gli studi musicali diplomandosi giovanissimo col massimo dei voti e la lode. Vincitore di diversi concorsi Nazionali ed Internazionali svolge attività concertistica sia in Italia che all’Estero. Ha tenuto recitals a Napoli (Museo di Capodimonte, Villa Pignatelli, Sala Curci, Teatro Nuovo) Roma (Palazzo de Carolis, Chiesa di S. Maria, Palazzo Barberini) Forte dei Marmi, Lucca (Villa Bottini) Macerata (Teatro Lauro Rossi) Brema (Sala Stadtwaage) ecc. Nel ’93 ha preso parte alla tournèe Mondiale organizzata dalla Steinway per la presentazione del prestigioso modello n° 500.000. Col violinista Fulvio Artiano, da diversi anni costituisce duo stabile, incidendo anche un CD con musiche di Petrassi e compositori compresi tra il ‘700 ed il ‘900 . Si è perfezionato con A.Mannara, M. Mosca, A. Baciu, C. Bruno, e A. Lucchesini All’ Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola ha conseguito il Diploma Triennale di Musica da Camera sotto la prestigiosa guida del M° Pier Narciso Masi. Vincitore del Concorso per titoli ed esami, attualmente è titolare della cattedra di Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Musica “G. da Venosa” di Potenza.
Lucio Grimaldi, pianista salernitano, ha studiato con il M° Carlo A. Lapegna diplomandosi al Conservatorio di Avellino con il massimo dei voti e la lode. Vincitore del VII concorso pianistico A.M.A Calabria, ha intrapreso una brillante carriera concertistica in Italia e all’estero riscuotendo consensi unanimi di critica e di pubblico. Ha suonato con: l’orchestra Philarmony di Tokyo, l’orchestra di Stato del Messico, l’orchestra sinfonica della radio bulgara, l’orchestra sinfonica dell’Università di Toluca e l’orchestra sinfonica di Jgievsk (Russia). Si è esibito nell’ambito di importanti manifestazioni come il “Festival di Mezza Estate” di Tagliacozzo, Il “Festival Internazionale Pianistico” di Amalfi e il “Festival Pianistico Rai – Scarlatti” di Napoli. Recentemente ha eseguito il concerto per pianoforte e orchestra di Muzio Clementi con l’orchestra di Sydney. Attualmente è docente di pianoforte principale presso il conservatorio di musica di Avellino.
DUO ROSSINI: Trotta – Grimaldi
L’attività concertistica del duo pianistico nasce dalla comune passione dei due artisti per il repertorio musicale sinfonico trascritto a quattromani e due pianoforti. Fortemente appassionato alla musica di Rossini, di cui ne esegue l’integrale delle Ouverture,, il Duo spazia comunque di un repertorio compreso tra il’600 e il ‘900 trattando compositori come Bach, Mozart, Beethoven, Brahms, Grieg, Gounod, Strauss, De Falla, Korsakov, Dinicu, ,Bizet, Ravel, ecc. Protagonisti in diversi festivals nazionali ed internazionali, hanno ovunque riscosso unanimi consensi di pubblico e di critica mettendo sempre in risalto doti artistiche musicali e virtuosistiche di notevole spessore. All’attività concertistica alternano una brillante carriera didattica presso i rispettivi conservatori di musica di Potenza e Avellino.
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