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Domani (21 novembre 2010) al teatro “Genovesi” di Salerno (via Principessa Sichelgaita, 12/A) la Compagnia dell’Eclissi, per la stagione realizzata in collaborazione con l’Istituto Tecnico Commerciale Antonio Genovesi, mette in scena ancora una volta “Ogni anno punto e da capo”, la Cicalata del tempo e del luogo in due tempi di Eduardo De Filippo, adattata da Marcello Andria che in questo spettacolo sarà in scena anche in veste di attore. La regia è firmata da Uto Zhali. A calcare le tavole Felice Avella, Leandro Cioffi, Sonia D’Ambrosi, Viola Di Caprio, Teresa di Florio, Valeria Di Lorenzo, Lea Di Napoli, Ernesto Fava, Anna Maria Fusco Girard, Andrea Iannone ed Enzo Tota. Per il fronte musicale ci saranno Roberto Lombardi alla batteria, Enrico Siniscalchi alla chitarra e Silvia Siniscalchi alle tastiere. E’ Silvia Siniscalchi ad aver realizzato anche la sigla originale, arrangiata con Uto Zhali.
Nella rielaborazione di “Ogni anno punto e da capo”, la Compagnia dell’Eclissi ha trascelto soltanto tre sketch appartenenti al canovaccio originale, abolendone altrettanti ma aggiungendo “La voce del padrone”, testo del 1932 rimasto inedito (che compariva, tuttavia, anche nella bella edizione messa in scena da Luca De Filippo e Armando Pugliese nel 1988) e “Amicizia”, commedia del ’52 inserita nella Cantata dei giorni dispari, caratterizzata dai toni amari e beffardi di un Eduardo ormai maturo. La colonna sonora che fa da contrappunto ai quadri in prosa s’incentra, con attenzione quasi filologica, su una selezione di brani in voga nei primi anni Trenta: dalle napoletane Mamma addo’ sta? (Bovio-Valente, 1931) e Dalle da’ (Pisano-Cioffi, 1934) alle notissime Lodovico (Mascheroni-Ramo, 1931) e Ma cos’è questa crisi (De Angelis 1933), ad una marcetta a doppio senso di Frassinett (In riva al Po, 1925), ad un successo dimenticato di Gabrè (Quel ritmo americano, Frassinett, 1929).
Nel 1971, rispondendo a un invito del Piccolo Teatro di Milano, Eduardo raccoglieva alcuni materiali dispersi, scritti sotto lo pseudonimo di Tricot e rappresentati insieme con i fratelli Titina e Peppino nei primi anni Trenta. Lo spettacolo, diretto dall’autore, apriva la stagione teatrale di quell’anno, impreziosito dalle musiche di Nino Rota e dalle scene di Bruno Garofalo, interpreti Franco Parenti, Ombretta Colli, Ivana Monti, Paolo Graziosi e altri attori della grande compagine milanese.
La Cicalata costituisce una rievocazione di quella gloriosa parentesi che lo spettacolo italiano attraversa con la rivista, forma scenica frammentaria, costruita su un esile filo conduttore che tiene insieme sketch satirici o sentimentali, canzoni e balletti. Subentrata al varietà e all’avanspettacolo, li soppianta nel gusto degli spettatori del Ventennio, resistendo all’impatto del periodo bellico e ai radicali mutamenti politici e sociali che ne conseguono.
Info e prenotazioni: 3476178242 – www.compagniadelleclissi.it. Ingresso 10.00 euro. Lo spettacolo ha inizio alle ore 19.
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