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Visioni coreografiche del Terzo Millennio al centro sociale

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La danza come visione, elaborazione di un discorso estetico che apre a diversi linguaggi. Borderline Danza, l’Associazione Campania Danza ed Abracadanza organizzano per sabato 27 novembre 2010, (ore 15-19) e domenica 28 novembre (ore 10-14), presso l’aula 1 del Centro Sociale di Salerno (via Guido Vestuti), il primo incontro del ciclo “Visioni Coreografiche”. Si tratta di un laboratorio formativo giocato sulla visione di lavori coreografici di alcuni dei coreografi contemporanei più apprezzati e programmati in ambito internazionale. A salire in cattedra sarà Anna Lea Antolini, danzatrice e studiosa.  La Antolini attualmente è consulente di danza per il Festival Quartieri dell’Arte diretto da Gianmaria Cervo e Teatri di Vetro diretto da Roberta Nicolai; cura per il Romaeuropa Festival 2010 il progetto DNA danza nazionale autoriale ed è consulente danza italiana per la Fondazione Romaeuropa. Nel gennaio 2008 è ideatrice e curatrice insieme a Francesca Pedroni, dell’evento MAXXIvisioni,visioni trasversali tra danza e net.dance, dal video al digitale, al MAXXI, alla presenza di Ismael Ivo, Virgilio Sieni, Chris Haring, Emio Greco e Pieter C. Scholten. Nel corso del 2009 ha collaborato con la Cattedra di Storia del Teatro del prof. Ciancarelli presso l’Università La Sapienza; ha redatto parte dei testi della guida Danzastraordinaria a cura di Anna Maria Prina; è consulente della sezione danza per la terza edizione di Teatri di Vetro; tiene diversi seminari e lezioni per il progetto finanziato dalla Regione Lazio, OFFIcINA culturale 2009 organizzato da TST; ha preso parte al laboratorio dei Sistemi dinamici altamente instabili organizzato dall’ETI; è giurata alla XVI edizione del Festival Internazionale di Videodanza Il Coreografo Elettronico di Napoli.
 
VISIONI COREOGRAFICHE, pensato in 5 incontri disseminati in 5 mesi, da novembre a marzo, non è solo un approfondimento monografico ma anche un modo per avvicinare i più giovani al complesso processo di percezione e comprensione della creatività contemporanea. Per questo il laboratorio oltre alla visione tramite video e internet di estratti coreografici, di lavori on stage, di opere di video danza e di videoclip, mette a segno due percorsi, uno analitico volto all’analisi di quello che vediamo e uno tecnico volto a sondare il non codificato mondo contemporaneo.
Ogni incontro prevede: un’introduzione monografica relativa al coreografo, al lavoro in visione; la visione del materiale; l’introduzione di elementi di analisi; un’analisi partecipata orale del lavoro in visione ed un’analisi scritta.

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Scritto da su 26 Novembre 2010. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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