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L’Ordine dei Medici istituisce la Commissione Pari Opportunità affidata a Luisa Pellegrino

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“Al magnifico rettore Raimondo Pasquino chiederò l’istituzione di un comitato di formazione per le pari opportunità presso la Facoltà di Medicina”. E’ la proposta con cui il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, Bruno Ravera, ha presentato la Commissione Pari Opportunità dell’Ordine, coordinata da Luisa Pellegrino che ha annunciato la prossima apertura di uno sportello di ascolto nella sede dell’Ordine “per meglio interfacciarsi con le singole esigenze e necessità”. Fanno parte della Commissione Pari Opportunità: Luisa Pellegrino (coordinatrice), Chiara Blasi, Immacolata Borrelli, Giovanna Esposito, Maria Giacoma Gagliardo, Beatrice Lopardo, Giustina Napoli, Giuseppina Plaitano, Daniela Postiglione, Amelia Ravera, Antonella Sica, Rita Russo (segretaria).

La Campania risulta, tra le regioni d’Italia, quella che conta il maggior numero di medici e il minor numero di donne medico (oltre il 70 e meno del 30%). La provincia di Salerno rispecchia in pieno questo dato. In particolare il 71,53% sono maschi, mentre il 28,47% sono donne. (La regione che ha il minor numero di medici è la Sardegna, ma proprio qui maschi e femmine quasi si equivalgono: poco oltre il 50 e quasi il 50%).La crescita del numero di donne che intraprendono la professione medica a Salerno comincia a metà degli anni Sessanta, il picco si raggiunge nel 2007. Il 34,33% tra le donne medico attualmente ha meno di 40 anni.

La prima iscritta all’Albo dell’Ordine della provincia di Salerno è stata Teresa Cioffi di Scafati. Laureatasi nel 1934, iscritta all’Albo nel 1935, si specializzò in ginecologia a Padova nel 1937. Oggi, sempre in provincia di Salerno, gli incarichi di struttura complessa nel ruolo sanitario sono affidati alle donne solo in una percentuale del 10%. Ha illustrato tutte le cifre la dottoressa Maria Immacolata Borrelli, Responsabile della Struttura Monitoraggio Liste di Attesa dell’Asl Salerno – Ambito Salerno 2. A Salerno su 6.625 medici iscritti all’Ordine, sono donne 1.886. Su 873 odontoiatri, 158 sono donne. Il dato più indicativo è che dal 1-1-2000 al 31-12-2005, si sono iscritte, all’Ordine di Salerno, 346 donne. Dal 1-1-2005 al 31-10-2010 se ne sono iscritte 427. Un aumento non significativo. Per la maggior parte sono pediatre, non raggiungono ruoli apicali e pochissime entrano nel Consiglio dell’Ordine.

Tra i medici chirurghi sotto i trent’anni (25-29), in Italia il 63,4% è donna, così come il 59,6% dei professionisti tra i 30 e i 34 anni e il 51,9% di quelli tra i 35 e i 39 anni. Per arrivare ad una maggioranza dei medici maschi bisogna giungere alla soglia dei 50 anni. Sono i dati raccolti dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, (che però non trovano riscontro in provincia di Salerno) e che sono stati illustrati dalla presidente dell’Ordine di Gorizia Roberta Chersevani, coordinatrice dell’Osservatorio sulla Femminilizzazione della professione presso la Federazione.

La Commissione Pari Opportunità ha stabilito le sue funzioni all’articolo 3 del regolamento organizzativo: “svolge e promuove indagini e ricerche sui problemi relativi alla condizione della donna medico/odontoiatra nonché convegni, seminari, conferenze; svolge attività di studio, ricerca e promozione dell’attuazione del principio di parità nello svolgimento dell’attività medica/odontoiatrica, anche alla luce della normativa italiana ed europea in materia; individua i fattori che ostacolano l’effettiva parità tra donne e uomini nel lavoro proponendo al Consiglio direttivo iniziative dirette al loro superamento nonché allo sviluppo e al riconoscimento professionale; esprime pareri consultivi e proposte proprie sulle iniziative, su progetti ed altri atti dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno; valuta lo stato di attuazione nella provincia di Salerno delle leggi nazionali e regionali che riguardano la condizione femminile o altre condizioni di disparità tramite l’attività dei singoli componenti della Commissione; partecipa tramite i propri componenti a corsi, seminari o convegni su temi attinenti le proprie competenze”.

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Scritto da su 1 Dicembre 2010. Archviato in In evidenza, Sociale. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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