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«Nel 2010 il sovraindebitamento delle famiglie salernitane è cresciuto del 32% rispetto all’anno precedente e la propensione all’usura è arrivata al 44%». Ad affermarlo è Geppino Afeltra, presidente dell’associazione “Salernitani – Campani nel mondo” che ha raccolto i dati della “Fondazione Moscati”, sezione di Salerno, frutto dell’audizione degli utenti che si sono rivolti allo sportello Antiusura di via Bastioni/4.
«Il primo dato da porre in connessione – ha spiegato l’associazione “Moscati” ad Afeltra – è l’ovvia conseguenza del sovraindebitamento delle famiglie che determina il sempre crescente ricorso all’usura. Tuttavia è allarmante segnalare che negli anni pregressi le famiglie e le imprese, per far fronte a crisi di liquidità, si rivolgevano al circuito legale di finanziamento mentre in tale fase, venuti meno i requisiti per l’accesso, l’unico mezzo di finanziamento resta il ricorso agli strozzini. Relativamente al settore famiglie, si sottolinea la gravissima situazione per i lavoratori salernitani a reddito fisso con un tasso di disoccupazione del 12,3% e per le scarse disponibilità di accantonare risorse per il pagamento di mutuo – casa e per i bisogni di sussistenza. Infatti l’andamento delle esecuzioni immobiliari presso il Tribunale di Salerno ha registrato tassi crescenti di anno in anno, passando da 700 pignoramenti del 2006 a 1.027 del 2010 mentre nell’ultima indagine condotta nella Provincia di Salerno, dati 2009 su 2008, le famiglie a rischio usura erano 3.600: oggi, per l’effetto anche dei dissesti delle banche d’oltreoceano, si stimano possano essere 5.000. L’ampia diffusione sul mercato, parallelo a quello ufficiale, di servizi finanziari, ha creato un’organizzazione a grappolo del debito finanziario, che ha causato il ricorso all’indebitamento con le società finanziarie».
«Se un Ente Pubblico – afferma Afeltra – ritarda di uno o più anni (cosa molto frequente) i pagamenti ai suoi fornitori e molto spesso per incuria e inefficienza organizzativa, ciò determina una congestione nel sistema economico da cui conseguentemente ne proviene anche il peggior male “ l’usura” ed è per questo che il rating in Italia e maggiormente in provincia di Salerno, è tale, ed è subordinato ad una politica economica, che oggi vede ristrettezze ma di fatto, non ha la dinamicità sufficiente per favorire un flusso a cascata di cui ne possano beneficiare i territori sociali. L’associazione “Salernitani e campani nel mondo” – conclude Afeltra – offre la propria disponibilità ponendosi come un centro di ascolto e di aiuto per tutti coloro che sono finiti nelle mani degli strozzini e che non hanno ancora avuto la forza di denunciare».
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