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Siete appassionati esperti e operatori del settore? Oppure adesso vi avvicinate al mondo del vino? Ma soprattutto, amate il Mezzogiorno? Ecco un lavoro capace di rispondere a queste domande presentandovi una Campania poco conosciuta e in certi casi inediti: dal vino dei Padri Benedettini di Montevergine a quello di Sant’Agata sui due Golfi, dal Cilento all’Irpinia, e poi il Sannio e la provincia di Caserta. Una guida a cura di Luciano Pignataro con testi di Francesco Aiello, Giulia Cannada Bartoli, Pasquale Carlo, Ciro Cenatiempo, Mauro Erro, Gaspare Pellecchia, ricerche di Novella Talamo. Indirizzi giusti, sempre verificati, per andare oltre i nomi già famosi, per scoprire aziende assenti alle fiere perché davvero troppo piccole. Con l’occhio giusto all’agricoltura ecocompatibile e al biologico. La guida vi porta alla scoperta di vini espressione del loro territorio, introvabili nei circuiti tradizionali, e sono il vero banco di prova per chi ama mettere in discussione il gusto omologato internazionale. Sono le aziende con cinque ettari di viti, ad eccezione di alcune che hanno segnato la storia del territorio come Apicella, Ocone, Terre del Principe e Venditti. 152 cantine, 152 storie, 152 occasioni di viaggio e di conoscenza di alcuni dei migliori artigiani della Campania vitivinicola (Guida alle piccole cantine della Campania, Luciano Pignataro, Edizioni dell’Ippogrifo, 300 pagine, 15.00 euro).
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