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Sono in corso le audizioni della Commissione regionale Bilancio, presieduta da Massimo Grimaldi (Nuovo Psi-Caldoro presidente), sulla manovra di Bilancio di previsione 2011 e relativo collegato e Bilancio pluriennale 2011-2013. “E’ una manovra di rigore e di sviluppo – premette Grimaldi – che si pone l’obiettivo di tagliare gli sprechi e di puntare sulla qualità della spesa, sugli investimenti, sulle politiche sociali, sullo sviluppo e sull’occupazione; è un Bilancio che prosegue il percorso della riduzione della spesa pubblica, già intrapreso con le Misure urgenti di finanza regionale e con il Piano di stabilizzazione finanziaria, puntando alla qualità della spesa, alla quadratura dei conti, allo sviluppo e all’occupazione”.
Ad aprire il calendario delle audizioni, che si concluderà il 26 gennaio prossimo, è la Confindustria, che sarà seguita, nella giornata di domani, da Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confederazione italiana agricoltura, Federazione regionale dei coltivatori diretti; mercoledì 19 gennaio sarà la volta delle organizzazioni sindacali e delle società partecipate dalla Regione e, a seguire, il mondo della scuola e dell’università, la sanità, con le Asl e le aziende ospedaliere di tutto il territorio.
Gli strumenti di programmazione finanziaria proposti dall’assessore al Bilancio, Gaetano Giancane e approvati all’unanimità dalla Giunta regionale sono i disegni di legge “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2011 e pluriennale 2011-2013 (Legge finanziaria regionale 2011) e “Bilancio di previsione della Regione Campania per l’anno 2011 e bilancio pluriennale per il triennio 2011-2013; essi delineano il quadro generale, per il 2011, delle entrate e delle spese della Regione Campania: Euro 18.230.475.388,47 (totale generale delle entrate in termini di competenza); Euro 29.078.706.730,45 (totale generale delle entrate in termini di cassa); Euro 18.230.475.388,47 (Totale generale delle spese in termini di competenza); Euro 26.853.801.399,14 (Totale generale delle spese in termini di cassa). Per gli anni 2012-2013 il Bilancio pluriennale prevede un decremento del quadro delle risorse che scendono a: Euro 17.981.788.483,17 (totale generale delle entrate e delle spese in termini di competenza); Euro 17.926.395.245,08 (Totale generale delle entrate e delle spese in termini di competenza).
Tra le principali misure previste: Euro 200 milioni per le opere pubbliche dei Comuni (contributi per concorso all’ammortamento dei mutui da essi contratti per le opere pubbliche); Euro 60 milioni per acquedotti e disinquinamento; Euro 25 milioni per la ricapitalizzazione delle Asl e delle Aziende ospedaliere; Euro 58 milioni e 450 mila per il ricorso al mercato finanziario per la realizzazione di investimenti e per la partecipazione a società che svolgano attività strumentali rispetto agli obiettivi della programmazione regionale. Il Bilancio 2011 indirizza agli investimenti nei settori della dell’ambiente, della ricerca, della scuola, del turismo e delle infrastrutture 1 miliardo e 375 milioni di Euro (ai quali si aggiungono 715 milioni che non sono stati spesi nel passato. Il Bilancio prevede tagli lineari di tutte le voci di spesa del 10% che investiranno tutti i settori: dai trasporti al personale, con, nel primo caso, la conseguente razionalizzazione e il probabile aumento del 10% del biglietto Unico e, nel secondo caso, la risoluzione dei contratti esterni stipulati dalla Regione nella precedente legislatura.
Nella linea del rigore, la Legge finanziaria regionale 2011 taglia le consulenze, gli incarichi esterni, i gettoni e indennità per i componenti dei cda delle società miste; riduce il numero dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo; dispone la gratuità della partecipazione ad organismi collegiali operanti presso la Regione; taglia le risorse per le auto di rappresentanza e per i buoni taxi del 20% e dell’80% le spese per convegni e pubblicità. Con il collegato al Bilancio 2011, scende da 85 a 75 milioni di euro il ‘budget’ per il funzionamento del Consiglio regionale e si prevede che le indennità dei consiglieri regionali vengano rideterminate in modo tale che non superino quanto percepito nell’anno scorso e, comunque, non eccedano la misura della indennità massima spettante ai parlamentari. Nel solco del rigore si colloca anche l’accorpamento di alcune società partecipate dalla Regione riducendo, così, le spese per i consigli di amministrazione e prevedendo l’obbligo a loro carico di relazionare sui risultati delle attività entro il 30 maggio prossimo, pena la decurtazione delle risorse regionali stanziate in loro favore e la decadenza dall’incarico. La manovra di Bilancio 2011 prevede, infine, un piano di alienazione del patrimonio immobiliare regionale dal quale la Giunta ritiene di poter ricavare 13 milioni di euro.
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