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E’ ancora oggi lo Yad Vashem di Gerusalemme, il sacrario della memoria che ricorda i 6milioni di ebrei vittime dello sterminio nazista, ad essere simbolo del ricordo. Toccante la piramide dei bambini. Le immagini tratte dal documentario “Sulle Orme di Cristo” curato dal giornalista Paolo Romano e prodotto nel 2006 da Telediocesi Salerno e dalla Fisc, raccontano con la stessa rinnovata forza l’orrore di quel brutto capitolo di storia.
E’ il Giorno della Memoria, istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. E Salerno non dimentica. Tante sono le iniziative che si susseguiranno anche nei prossimi giorni. Oggi al Comune di Salerno la consegna delle medaglie d’onore a 16 cittadini, deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto durante l’ultima guerra mondiale. Una cerimonia che ha unito Salerno a tutta Italia, riprendendo l’appuntamento al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
A Campagna questa mattina importante incontro dal titolo “Il dovere della memoria” con la presentazione nell’aula consiliare del Comune del progetto “Donne e Shooah” dell’Istituto T. Confalonieri di Campagna. La città di Campagna, dove ha sede il Museo della Memoria e della Pace Giovanni Palatucci, agli inizi degli anni ’40 divenne sede di un campo di internamento che fu tra i primi in ordine di grandezza dopo quello di Ferramonti e l’unico a contenere solo “ebrei stranieri”. Domani mattina alle 11 al Centro Sociale ultima replica dello spettacolo “I campi di Dora” messo in scena dal Teatro delle Botteghelle ed Altriorizzonti e rivolto principalmente alle scuole.
Ed è ancora il teatro a non voler dimenticare. Domani sera spettacolo ad ingresso gratuito al Teatro Bis di via Calenda, Voci nel buio.
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