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Esportazioni ed importazioni salernitane in crescita: pari allo 0,4 e 8 per cento nel 2010 rispetto all’anno precedente. A confermarlo i dati di Intertrade, azienda speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Salerno. Nel 1994 le aziende che avevano rapporti con l’estero erano 336, oggi 1638. I punti di forza dell’internazionalizzazione delle imprese salernitane? La flessibilità organizzativa per via della natura di micro-piccola impresa, alla quale si aggiunge il cambio generazionale che rende le aziende più competitive in termini di management e apertura al dialogo con altre realtà locali. Ciò consente all’imprenditore di approcciare il mercato non sul piano della concorrenza ma della collaborazione, al fine di affrontare le sfide dei mercati esteri condividendo i rischi. Rilevante è la presenza del porto commerciale inserito in un network internazionale che tocca i tre oceani. Il primato delle esportazioni spetta, anche per il 2010, ai prodotti alimentari e delle bevande che hanno visto però diminuire il loro export del 28,5 per cento (- 4%). Ottimo il risultato fatto registrare dalle esportazioni dei mezzi di trasporto (aumento del 445%) e degli articoli di gomma, materie plastiche ed altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (incremento annuale del 18%). Gli altri prodotti che hanno quote significative in termini di export sono i prodotti della siderurgia, i prodotti delle industrie lattiero casearie, strumenti ottici e attrezzature fotografiche. In aumento anche l’importazione di prodotti dell’agricoltura e della pesca (+ 4% rispetto al 2009).
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