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Vincenzo Salemme al Teatro Verdi di Salerno con la commedia “L’astice al veleno”

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E’ in programma al Teatro Verdi di Salerno la commedia, presentata dalla compagnia Chi è di scena, dal titolo “L’astice al veleno”, scritta, diretta e con protagonista Vincenzo Salemme. Appuntamento tutti i giorni alle ore 21.00, fino a sabato 12 febbraio, mentre ultimo spettacolo è alle ore 18.30 di domenica 13 febbraio. Fanno parte del cast: Benedetta Valanzano, Antonella Morea, Nicola Acunzo, Domenico Aria, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò; scene di Alessandro Chiti; musiche originali di Antonio Boccia.

Nelle note di Vincenzo Salemme si legge: “L’astice al veleno” è una commedia che ho scritto nell’autunno appena trascorso. E’ basata su un meccanismo comico farsesco, ma ha un linguaggio tipico della commedia brillante e romantica. Protagonisti sono Barbara e Gustavo. Lei è un’attricetta, amante, addolorata e delusa, del regista dello spettacolo che sta provando, il quale è a sua volta è un inseparabile ammogliato. Gustavo, invece, è un pony express che porta in giro pacchi dono per il Natale imminente. La vicenda, infatti, nasce e finisce nella giornata del 23 dicembre. Si svolge nel teatro dove Barbara debutterà tra pochi giorni, ma in scena coi protagonisti ci saranno 4 figure molto particolari: sono le statue raffigurate nella scenografia, una lavandaia del cinquecento, uno scugnizzo di Gemito, un poeta rivoluzionario tratto dal Regno delle  Due Sicilie, un “munaciello”, figura mitologica dell’iconografia popolare napoletana, che si esprime come un primitivo.

Barbara è una bellissima donna ma molto suscettibile e sognatrice e proprio per questa sua fragilità psicologica, parla con queste figure inanimate che  prendono vita nella sua fantasia. Solo lei (e il pubblico in sala) le vede “vivere”. Sono come gli amici immaginari dei bambini. Quando in teatro arriva Gustavo col costume di Babbo Natale, per consegnarle il dono di una ditta teatrale, anche per lui le statue si muovono. E’ il segno che tra i due c’è molto in comune. Barbara, però, per mettere fine alla sua relazione con il regista adultero, ha un piano diabolico: invitarlo a una cenetta a lume di candela  in teatro e avvelenarlo con un vino al cianuro di potassio per poi togliersi la vita allo stesso modo. Quindi, l’arrivo di Gustavo complica le cose, perché  le statue gli impediscono di uscire dal teatro in modo che la sua presenza renda impossibile il piano omicida di Barbara. Il tutto condito dalle incursioni di un astice vivo da cucinare, ma che nessuno ha il coraggio di ammazzare. Il ritmo delle battute sarà ammorbidito da una decina di pezzi  inediti cantati dai personaggi.

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Scritto da su 9 Febbraio 2011. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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