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Domenica 27 marzo torna nelle principali piazze Italiane “Anffas in Piazza, quarta Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e Relazionale”, la manifestazione organizzata dall’ Anffas, l’Associazione Nazionale di Famiglie che tutela le Persone con Disabilità Intellettiva e Relazionale. Le 240 strutture associative Anffas presenti su tutto il territorio nazionale saranno in piazza per sensibilizzare ed informare i cittadini sui problemi che quotidianamente devono affrontare le persone con ritardo mentale o disturbi autistici e i loro familiari.
A Napoli, l’Anffas sarà presente alla Rotonda Diaz di via Caracciolo; a Salerno a via Lungomare Trieste (di fronte Poste Centrali); a Pagani in piazza Sant’Alfonso. Presso gli stand sarà possibile informarsi sui diritti delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e ritirare materiale sulle attività dell’Associazione e relativi servizi di assistenza destinati a quanti vivono la disabilità da familiare o da operatore professionale. Particolarmente utile per tutti i cittadini sarà la possibilità di rivolgersi all’Associazione per inoltrare le richieste per via telematiche all’Inps per la valutazione dell’invalidità civile e dell’accompagnamento.
“Il Governo – sottolinea Salvatore Parisi, coordinatore regionale Anffas Campania e presidente dell’Anffas di Salerno – continua a tagliare i fondi destinati alle persone con gravi disabilità tanto che l’inserimento scolastico e l’accesso ai trattamenti riabilitativi non sono più garantiti. Ciò che è ancora più grave è la assoluta mancanza di riferimenti e di informazioni per le centinaia di famiglie che sono sempre più disorientate e scoraggiate. A Salerno come a Napoli la situazione è grave e pesante, ma le istituzioni – a tutti i livelli – continuano ad essere interlocutori assenti e sordi. Dalla Campania, in questa giornata di particolare rilevanza per tutte le Associazioni Anffas d’Italia, deve salire forte la voce del richiamo al rispetto dei diritti fondamentali alla persona, alla salute , al tempo libero e soprattutto ad una esistenza dignitosa ”.
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