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Sarà presentata venerdì 15 aprile alle ore 15.00, dal Soprintendente Bap Gennaro Miccio, presso la Certosa di San Lorenzo, a Padula, l’installazione “Certosa & Passione”. Il progetto, ideato e curato da Eufemia Baratta, si sviluppa intorno al tema centrale della Passione – Morte – Resurrezione, dal momento che quest’anno la XIII edizione della Settimana della Cultura avrà come stretta successione periodica la ricorrenza della Pasqua. Il percorso espositivo propone poche ma efficaci installazioni di opere d’arte antica e contemporanea conservate nella Certosa di Padula, quali, ad esempio, sculture lignee della Certosa, riferite al XVIII secolo, raffiguranti: Ecce Homo, Cristo morto oppure manufatti artistici del XXI secolo, come il Sarcofago conditus di J. Fabre, realizzato in occasione della Mostra Le Opere e i Giorni nell’anno 2003.Visite guidate tematiche illustreranno ai visitatori in maniera particolareggiata luoghi e simboli della passione e della morte nell’architettura della Certosa di San Lorenzo di Padula: Desertum, Chiostro grande con le metope, Cimiteri, Cappella delle Reliquie, Cappella del Crocifisso.
“L’attuale fase congiunturale dell’economia nazionale, come è purtroppo noto, – sottolinea Miccio – ha notevolmente penalizzato il settore dei beni culturali e della cultura in genere. Il nostro territorio soffre ormai da oltre due anni di una riduzione di finanziamenti che per quest’anno è da ritenersi insostenibile anche per far fronte alla normale gestione di un Monumento vasto e complesso come è quello della Certosa di Padula. Fa pensare che proprio all’indomani delle celebrazioni del settimo centenario della fondazione del cenobio certosino di Padula, che hanno visto anche le conclusioni dei trentennali lavori di restauro e recupero, siano venute meno le risorse sia ordinarie del Ministero sia quelle straordinarie (fondi europei ed erogazioni regionali) che hanno consentito non solo il recupero integrale dell’intero complesso monumentale, ma, soprattutto, la realizzazione di mostre, convegni ed eventi di eccezionale risonanza che hanno reso fama e notorietà al Monumento. Questa situazione, non certamente positiva e foriera di prospettive ottimistiche, ha indotto, però, i funzionari ed il personale, che ormai da decenni sono legati alle sorti della Certosa, a ripensare ad un nuovo atteggiamento da assumere, lontano dal piangersi addosso ed attento alle risorse che, nonostante l’assenza di quelle economiche, è possibile attingere da quello che già si ha. Si è approfittato delle celebrazioni di alcuni eventi nazionali per chiedersi come potesse rispondere il patrimonio presente nel Monumento, al fine diporsi ancora una volta all’attenzione di un pubblico sempre più attento ed incuriosito dalle novità”.
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