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Martedì 3 maggio, alle ore 10.30, appuntamento con la storia all’Istituto Tecnico Statale di Salerno “Galileo Galilei”, in via Raffaele Mauri/65. Gli studenti, infatti, incontreranno Luigi Giannattasio, presidente della sezione Anpi di Salerno, l’Associazione nazionale partigiani. Nel corso dell’incontro lo scrittore Ubaldo Baldi parlerà anche il suo ultimo libro dal titolo “Prima che altro silenzio entri negli occhi – storie di salernitani dall’Antifascismo alla Resistenza: perseguitati, partigiani, ribelli e combattenti per la Liberazione”.
“Siamo felici – spiega il dirigente scolastico dell’Istituto, Nicola Annunziata – di poter ospitare questo incontro all’interno della nostra scuola. E’ fondamentale che i nostri allievi abbiamo una percezione reale di quella che è stata la storia italiana, di quelle che sono le loro radici e il loro prezioso passato. Poter parlare del valore storico-ideologico e umano che ha avuto e ha tuttora la Festa della Liberazione, conoscere da vicino il sacrifico di giovani partigiani che avevano anche l’età dei nostri studenti, rappresenterà senza dubbio per loro una crescita non solo dal punto di vista scolastico, ma anche intellettuale e umano”.
I ragazzi, infatti, potranno non solo soddisfare le loro curiosità su questo spaccato di storia ancora così vivo nella mente delle persone, ma anche conoscere più da vicino la storia dell’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che con i suoi oltre 100.000 iscritti, molti dei quali giovani della nuova generazione, è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese, costituita il 6 giugno 1944, a Roma, dal Comitato di Liberazione Nazionale del Centro Italia, mentre il Nord era ancora sotto l’occupazione nazifascista.
“Il nostro compito – aggiunge il presidente Anpi Salerno, Luigi Giannattasio – è quello di mantenere viva la memoria ed è per questo che siamo felici di poter incontrare gli studenti delle scuole. Con il nostro contributo facciamo conoscere com’è nata la nostra Costituzione, il valore dei partigiani e quello che ci hanno lasciato con il loro operato. Non si tratta solo dell’azione militare ma proprio del sacrificio che hanno fatto per costruire la nostra Italia repubblica, democratica e costituzionale”.
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