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Audiendo con le opere di Shimi e le letture dei testi di Haddad

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Domenica 15 maggio, alle ore 21.30, quarto appuntamento con “Audiendo- Voci dal Contemporeaneo”, la rassegna di appuntamenti con la scrittura e l’arte contemporanea promossa dalla Soprintendenza Bsae di Salerno e Avellino, guidata da Maura Picciau. Negli antichi spazi del ristorante “Santa Maria De Domno”, in via Masuccio Salernitano 33, nel centro storico di Salerno, esposizione delle raffinate figure femminili della ceramista iraniana Sharare Shimi, abbinata alla lettura di Roberta Zizanovich, giovane magistrato salernitano assegnato al C.S.M la quale interpreterà brani del testo “Ho ucciso Shahrazade” della scrittrice libanese Joumana Haddad. Degustazione di vini a cura della Coldiretti di Salerno. INGRESSO LIBERO.
Sharare Shimi nasce nel 1961 a Maraghe, cittadina dell’Azarbaijan Iraniano e si trasferisce in Italia nel 1979, anno di nascita della Repubblica Islamica dell’Iran. Le limitazioni agli indirizzi culturali introdotte dal nuovo regime non le consentono di continuare gli studi presso l’Istituto delle Belle Arti di Firenze. Pertanto, dopo brevi periodi di permanenza a Firenze ed a Torino, nel 1981 si stabilisce definitivamente a Salerno. L’antica passione per l’arte ceramica viene ripresa nel 1996, grazie all’incontro
stimolante con il gruppo dei Vasai di Cetara promosso dal Maestro Ugo Marano. Da allora si dedica all’attività artistica che svolge nel suo laboratorio di Ogliara.
Roberta Zizanovich è nata a Salerno, ma attualmente vive a Napoli.  Dal 2007 è stata destinata all’Ufficio Studi e Documentazione del Consiglio Superiore della Magistratura, ove tutt’ora presta servizio. Da oltre due anni, inoltre, partecipa al Comitato per le pari opportunità in magistratura presso il C.S.M. nonché alla Rete dei Comitati per le pari opportunità delle professioni legali. Rappresenta infine il Consiglio Superiore della Magistratura presso il Comitato Interministeriale di Diritti Umani, istituito presso il Ministero degli Esteri.
Il progetto “Audiendo”, coordinato da Maria Giovanna Sessa, della Soprintendenza Bsae, si caratterizza per il coinvolgimento di luoghi diversi del fare cultura: dalle sale da tè ai negozi di abbigliamento, pasticcerie, bar, outlet, ristoranti, spazi per l’estetica e luoghi d’incontro frequentati da un pubblico giovane, in cui artisti e rappresentanti della società civile leggeranno brani di romanzi, testi drammaturgici, saggi, racconti, scritti di architettura, con il sottofondo di musica contemporanea, di performance e di esposizioni  temporanee.

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Scritto da su 13 Maggio 2011. Archviato in Culture. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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