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Rispolverare la storia attraverso il recupero di un mobile o di un dipinto, andare alla riscoperta delle radici della nostra cultura nascoste tra le mura di un convento o di un castello antico è quanto permette oggi il lavoro di un restauratore o di un esperto alla conservazione dei beni culturali. Figure professionali sempre più difficili da trovare e per le quali è necessaria una specializzazione. E’ stato questo il minimo comun denominatore degli interventi messi in campo nella giornata di sabato per il convegno dal titolo “Economia nella cultura del restauro” promosso dalla Provincia di Salerno – Assessorato alle attività produttive, dalla Camera di Commercio di Salerno, dalla Casartigiani Salerno e dalla Scuola Campana di Alta Formazione per la Conservazione e il Restauro – Università degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”. A margine dell’incontro è stato lanciato un importante appello: creare un albo dei restauratori. A farsi portavoce della categoria è stato Mario Andresano, Segretario Provinciale Casartigiani Salerno a margine dell’importante assise che ha visto alternare al tavolo dei relatori esperti della materia ma anche tanti rappresentanti istituzionali.
Durante gli interventi si è fatto appello alla necessità di una maggiore responsabilità per conservare nel tempo l’originalità e l’autenticità del patrimonio astorico ed artistico di cui l’Italia, e Salerno, sono ancora oggi custodi.
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