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Il danno causato dalla psicosi del batterio Escherichia Coli, al comparto ortofrutta italiano, è devastante. Secondo le stime della Copagri Nazionale il danno è quantificabile tra i 100 e i 150 milioni d’euro, in crescita con il passare del tempo, visto che l’export di ortaggi e verdure è calato di circa il 30%. La Commissione Europea, alla riunione del Consiglio straordinario dei Ministri agricoli, ha proposto circa 150 milioni d’euro d’aiuti all’intero continente, cifra che è del tutto insufficiente per le esigenze dell’Unione. L’Italia è pronta a correre ai ripari, col Ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, che ha firmato un decreto che impone dimensioni leggibili nell’etichettatura dei prodotti alimentari e la giusta disposizione sul prodotto. Con tale decreto si affronta uno dei tanti problemi evidenziato nel passato dalla Copagri Nazionale: garantire al consumatore la certezza di cosa sta consumando.
«Abbiamo prodotti interni d’alta qualità – afferma il presidente della Copagri Salerno, Donato Scaglione – e in Italia non sono stati registrati casi di contaminazione da Escherichia Coli, segno che il ciclo di produzione nazionale è fra i più sicuri in Europa. Qualità e sicurezza che sono un binomio importante in questo momento di psicosi che ha invaso il mercato dell’ortofrutta. I prodotti nazionali e soprattutto quelli provenienti dalle campagne salernitane possono essere tranquillamente consumati dai cittadini. Nel frattempo, tuteleremo i nostri associati per i danni derivanti dalla mancata importazione dei nostri ortaggi e verdure».
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