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E’ la storia nella sua quotidianità al centro del romanzo “Al di là dell’oceano” (edito Albatros) che racconta della città di Paestum ai tempi della Magna Gregia. A volerne fissare sulla pagina bianca emozioni, sensazioni ed aneddoti è Fulvio Capezzuoli, milanese ma da sempre legato al sud d’Italia per motivi di lavoro. Al centro dei suoi interessi il fascino per la terra salernitana ed il suo passato. Domani (sabato 18 giugno) alle ore 11 nella Sala Conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Paestum l’autore ha voluto incontrare i suoi lettori proprio dove è nata l’idea del romanzo, vicino alla Tomba del Tuffatore. Il libro narra di Alessio, architetto di Poseidonia, che attraverso gli avvenimenti del suo tempo (VI e V secolo a.C.) ed i numerosi viaggi che lo porteranno fino alle mitiche “Colonne d’Ercole”, assimila le regole della saggezza e acquisisce un profondo senso civico che ne caratterizzerà le scelte di vita.
Nell’opera, accanto ai protagonisti, compaiono personaggi storici. Tra questi anche Pitagora. Il loro ruolo è quello di a formare un contesto assolutamente veritiero di quei tempi. “Per documentarmi su questo periodo, che rappresenta per la civiltà greca ciò che fu, per quella occidentale, il passaggio fra Medioevo e Rinascimento – dice Fulvio Capezzuoli – ho trascorso mesi sui testi classici (Omero,Esiodo) gli storici antichi (Erodoto, Giamblico) e gli storici moderni (Grant, Faure, Flacelière e altri). Ciò mi ha permesso di sviluppare, con l’ausilio della proiezione di immagini relative all’argomento, il rapporto esistente fra questi tempi e questi luoghi, ed il così detto “Secolo di Pericle”, che segna la nascita dell’ellenismo e che influenzerà profondamente tutta la successiva cultura occidentale”.
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