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La storia e ciò che ha significato, nel tempo, la legge Basaglia. L’esperienza e le testimonianze raccolte negli anni da una delle prime cooperative, la Gea, a seguire le linee-guida della legge con il lavoro svolto presso la casa di risposo San Francesco da Paola di Baronissi. E’ uno degli squarci narrativi del quaderno “Due rose senza spine”, scritto da Alessia e Michela Orlando, che verrà presentato giovedì 30 giugno, alle ore 19, presso il museo Frac di Baronissi. Interverranno il sindaco Giovanni Moscatiello, le due autrici, lo psichiatra e psicoterapeuta Ferdinando Pellegrino ed il presidente della Gea Claudio Romano.
La storia narrata è un esempio di buona prassi maturato a cavallo degli anni e degli eventi del cosiddetto ’77, in cui alcuni operatori già iniziarono a formarsi, che furono il preludio all’apertura dei manicomi, e quelli successivi, in cui si sperimentò la concreta applicazione della legge 180/78. Fu una conquista di medici ed infermieri triestini e campani che riuscirono a coinvolgere gli italiani in un movimento di liberazione. Le loro opinioni furono recepite dal Legislatore e mai conquista suonò più civile. La validità di quelle idee è dimostrata dal fatto che furono esportate ed è indimenticabile l’esperienza di Franco Basaglia in Brasile, narrata in un libro attualissimo. La Campania fu la prima Regione ad emettere le norme di attuazione della legge 180 e l’esperienza vissuta dalla Cooperativa Gea alla casa di riposo San Francesco da Paola di Saragnano riconsegnò alla vita gli anziani ivi ospitati. Tutti gli operatori ne trassero una esperienza irripetibile. Anche le sottoscritte che furono solo testimoni di straordinarie storie di intensa umanità, colta anche negli sguardi degli animali narrati. I fatti narrati sono tutti veri.
Biografia
Alessia e Michela Orlando, 25 anni, si occupano di scrittura in genere e fotografia. Vincitrici di numerosi concorsi, loro poesie e racconti sono pubblicati in varie antologie (La tempesta e Il mare a cura del collettivo poesiaèrivoluzione – Il Ginepro; Il Federiciano, Aletti Editore; A me gli occhi in Unico indizio il pesce rosso, Damster Edizioni; Il figlio del fuoco in Mahayavan – Racconti delle terre divise, Edizioni Scudo; Il dramma di Andreas, Ileana e Sandra, Bookland 2010, & My Book; un racconto della sola Alessia è nella antologia 1001 storie di italiani nel mondo, Pragmata Edizioni; due testi della sola Michela, quali vincitori del concorso Coop for words per gli anni 2009 e 2010, sono nelle antologie A.A.A. Cercasi realtà e Mutamemoria, Bohumil Edizioni). Nel maggio 2010 è stato pubblicato l’e-book Senza macchie e a fine novembre il giallo Sospetti marginali per i tipi di Edizioni Scudo. Sono in pubblicazione altri libri (ancora con Edizioni Scudo e Edizioni Noubs).
Nel 2009 Alessia ha vinto (II posto) il concorso Senza Posa, indetto da UniBo, con lo scatto, progettato da entrambe, Colonne Portanti. Due loro scatti sono stati selezionati, insieme ad altri 38 provenienti da poeti di tutto il mondo, per la mostra annessa al concorso di poesia Castello di Duino, Luci/Ombre. Dal 19 marzo 2010 sono stati in mostra a Trieste, nella centralissima Sala Arturo Fittke si possono vedere con gli altri splendidi fotogrammi sul sito www.castellodiduinopoesia.it La mostra è itinerante nel territorio del Friuli Venezia Giulia. Con 5 scatti hanno vinto il concorso internazionale indetto dalla rete internazionale Empowerment Community Network – Fondazione Mare Nostrum, in collaborazione con il Parco Cinque Terre: III edizione del Premio dell’Amore 2010, dedicata alla Poetica dei muri (il 17 ottobre c’è stata la premiazione a Pontremoli, presso il Teatro della Rosa). Notizie ulteriori relativamente al concorso sono acquisibili sul sito www.press.parconazionale5terre.it. Il 12 novembre 2010, in Bologna, via Zamboni, presso il Lab 16, si è inaugurata la loro mostra Contrasti: 17 scatti effettuati in vari Paesi europei, rimasti in mostra fino al 9 dicembre.
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