Oggi è |
Approda “all’aperto”, venerdì 15 luglio alle ore 22.30, per la rassegna Moro In Summer 2011, nell’incantevole scenario del lido La Conchiglia di Salerno, la rinomata band High Five, l’orchestra del cantante siciliano Mario Biondi, una delle più belle realtà del jazz italiano, formata da Fabrizio Bosso (tromba), Luca Mannutza (piano), Daniele Scannapieco (sax tenore), Tommaso Scannapieco (contrabbasso) e Lorenzo Tucci (batteria). Gli High Five rappresentano una delle realtà più solide dell’attuale felice stagione del jazz italiano. Il segreto del loro successo sta in una musica che affonda le proprie radici nella più sanguigna scuola hard bop, quella di indimenticati e indimenticabili maestri come Art Blakey e Horace Silver. Il jazz degli High Five è musica fresca, potente, innovativa e piena di energia, dove swing e melodia sono elementi dominanti del loro sound: per questo, durante i loro, sempre affollatissimi, concerti, convincono gli ascoltatori di jazz più esigenti, ma attraggono contemporaneamente anche il pubblico più incline al pop.
La front-line degli High Five è composta dal trombettista Fabrizio Bosso, reduce dall’esperienza di Sanremo, dove ha suonato per Raphael Gualazzi, vincitore dell’ultima edizione di Sanremo Giovani 2011 con il brano “Follia d’amore”, vincitore di importanti trofei nella categoria giovane talento Italiano (Django d’Or 2002 e Top Jazz 1999) e dal tenorista Daniele Scannapieco, vincitore del Django d’Or 2003, affermato nel panorama del jazz internazionale grazie alle collaborazioni con Dee Dee Bridgewater e Henri Salvador. Luca Mannutza, Tommaso Scannapieco e Lorenzo Tucci, rispettivamente al pianoforte, contrabbasso e batteria, costituiscono una ritmica solida e compatta, dotata di ottimo interplay, capace di creare geometrie articolate e raffinati accompagnamenti sui quali i due solisti possono esprimere al meglio le loro pirotecniche potenzialità. La ricetta del quintetto High Five è semplice: i musicisti si rifanno al jazz degli anni 50 e 60 be-bop e hard-bop. Senza fronzoli, senza contaminazioni e con quasi tutti brani originali ai quali si aggiunge un vero cameo, la versione jazz di Another One Bites The Dust dei Queen.
Link breve:
Devi Registrarti ed effettuare il Login per scrivere un commento Accedi