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Sabato 6 agosto alle ore 21.30, in largo S. Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, per la 26esima edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, organizzata dalla Bottega San Lazzaro, andrà in scena la Compagnia del Giullare con “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, per la regia di Andrea Carraro.
E’ lo stesso regista, Andrea Carraro, che spiega l’approccio ad un testo-capolavoro: “Mi sono misurato con grande gioia con il teatro di Eduardo e, a maggior ragione, con uno dei suoi testi più famosi e celebrati. La lettura del copione mi ha riservato moltissime sorprese, soprattutto nell’esame delle didascalie: i commenti in parentesi sono preziose indicazioni per il percorso della preparazione dello spettacolo. Eduardo utilizza una valanga di aggettivi per definire gli stati d’animo e gli atteggiamenti dei personaggi, con una descrizione minuziosa, ma esplicita dell’azione. Le frasi sospese ed i silenzi sono determinanti nell’elaborazione del dramma; i volumi sono sempre contenuti e compressi. La grande determinazione di Filumena Marturano, donna esperta di vita, gioca nel contrasto con la superficialità quasi infantile di Domenico Soriano, che compie un salto di maturità solo nelle ultime pagine. Attorno alla contesa dei due un mondo di personaggi, espressione di valori e realtà nitide nella loro semplicità”.
Personaggi e interpreti: Filumena Marturano (Cinzia Ugatti), Domenico Soriano, ricco dolciere (Vanni Avallone), Alfredo Amoroso, ‘o cucchiriello (Carlo Orilia), Rosalia Solimene, confidente di Filumena (Antonietta Pappalardo), Diana, giovane “fiamma” di Soriano (Antonia Avallone), Lucia, camiciaia (Caterina Micoloni), Umberto, studente (Alessio Cirillo, Rino Carola), Riccardo, commerciante (Marco Oliviero-Antonello Ronga), Michele, operaio (Rocco Giannattasio), L’avvocato Nocella (Davide Curzio), Teresina, sarta (Stefano Pisano), Primo facchino (Alfredo Micoloni), Secondo facchino (Aldo Micoloni). Uno spettacolo che regalerà grandi emozioni al pubblico, per una Filumena Maturano “nuova”, non più tendente al melodramma: la protagonista è una donna forte, decisa, combattiva ma mai volgare, un Domenico Soriano che da uomo immaturo, egoista e amante solo del suo “Io”, opera sotto gli occhi degli spettatori una radicale trasformazione riuscendo a diventare un uomo.
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