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All’indomani degli eventi bellici della Seconda guerra mondiale ed acuiti dagli ingenti danni del mai dimenticato terremoto delle ore 19,35 di domenica 23 novembre 1980, la chiesa di Santa Maria della Purificazione in Vetranto a Cava de’ Tirreni, una delle chiese cattoliche più antiche dell’allora terra di Marcina, dal’anno 1000, “Terre di Cava“ e dal 7 agosto 1394 “Città di Cava” per Bolla di Papa Bonifacio IX Tomacelli (il toponimo: Città di Cava de’ Tirreni origina dal 23 ottobre 1862), sita al largo Palmieri dell’amena frazione di Castagneto, già ultrasecolare sede parrocchiale, mercoledì 1 febbraio 2012, a conclusione della solenne consacrazione, che verrà celebrata dal vescovo dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’Tirreni, mons. Orazio Soricelli, verrà riaperta al culto.
Stante l’elevata importanza storico-artistica del sacro tempio, chiuso al culto nel 1946, ad accogliere il prelato officiante vi sarà il parroco, padre Giuseppe Ragalmuto, dei Padri Filippini od Oratoriani, presenti dal 31 dicembre 1896 nella Basilica Pontificia Minore di Santa Maria dell’Olmo (già nel ‘500 nota con la denominazione di chiesa di Santa Maria Vergine di Panicuocolo). Non mancherà il folto popolo fedele di Dio, che converrà sia dalle popolose frazioni di Castagneto e San Cesareo e sia da tutta la città, con il sindaco Marco Galdi. Il novello parroco è subentrato al confratello padre Raffaele Spiezie, entrambi successori del beato padre Giulio Castelli e del fondatore dell’Ordine: San Filippo Neri.
A padre Raffaele Spiezie è rimasto il gravoso incarico di rettore della Basilica della Madonna dell’Olmo, ove, sin dall’8 settembre 1672,si venera la Madonna dell’Olmo; santa patrona di Cava de’ Tirreni. Padre Giuseppe Ragalmuto, dopo lunghissimi anni d’abbandono della riattivanda chiesa parrocchiale, ha ricevuto da mons. Soricelli la missione di richiamare intorno all’altare del Signore, nella chiesa di Santa Maria della Purificazione in Vetranto, le anime accolte in tutti questi anni dalle comunità parrocchiali del circondario cavese, incluse quelle della confinante frazione di Molina del comune di Vietri sul Mare, che sino al 18 gennaio 1807 era, con la stessa Vietri Borgo e Marina, Albori, Benincasa, Iaconti, Raito, Fuenti e Cetara, sotto la giurisdizione politico-amministrativa della Città dei Portici.
Il protrarsi del tempo e l’incuria hanno sottratto alla comunità parrocchiale di Castagneto le opere più belle del tempio, frutto dei continui atti vandalici distruttivi. All’Amministrazione Comunale di Cava de’ Tirreni l’appello dei residenti affinché, prima della riapertura del sacro tempio, si risistemi il breve tratto di strada che collega via Antonio Orilia di Castagneto alla chiesa. A testimoniare la storicità della chiesa di Santa Maria della Purificazione in Vetranto, è ora che in essa facciano ritorno gli arredi marmorei che le appartengono, ancor oggi custoditi nell’atrio del Palazzo Vescovile di Piazza Vittorio Emanuele III come, fra gli altri, la lastra tombale dell’abate Pascasio, morto nell’anno XIII dopo il Consolato di Basilio, cioè nel 554 dopo Cristo. La storia ci ricorda che l’abate Pascasio morì alla veneranda età di novant’anni e sulla sua “lastra funebre” è indicato che egli non era il fondatore della chiesa di Vetranto, ma l’Abate; ciò vuole testimoniare che la citata Chiesa era colà già esistente da tempo! Nel X secolo la chiesa di cui parliamo passò nella disponibilità dei beni ecclesiastici dell’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità di Cava. Dal 1050 i ministri della chiesa della parrocchia di Vetranto hanno avuto anche la cura delle anime di Molina. Ulteriori informazioni inerenti la riapertura della chiesa di Vetranto si possono richiedere direttamente a padre Giuseppe Ragalmuto, tel. 089.44.56.926 o, invece, attraverso la e-mail: parrocchiapurificazione@virgilio.it
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