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Sarà una domenica di comunione con i sacerdoti. Il 20 novembre 2011, solennità di Cristo Re, la Chiesa italiana celebra la Giornata nazionale delle offerte con l’obiettivo di accrescere la sensibilità verso i nostri sacerdoti e spiegare che da quando nel 1984 è stata abolita la congrua statale il loro sostentamento quotidiano è affidato ai fedeli così come accadeva nelle prime comunità cristiane delle origini. In tutta Italia, così come nella nostra diocesi, per la prima volta in oltre 600 parrocchie funzioneranno cassette per l’offerta diretta.
Comunione corresponsabilità, trasparenza, partecipazione dei fedeli, sono alcuni dei pilastri su cui si fonda il sostegno economico alla Chiesa, l’Offerta e l’8×1000- scaturito dalla revisione concordataria del 1984. “Una Chiesa che è manifestazione concreta del mistero della Comunione e strumento per la sua crescita che riconosce a tutti i battezzati che la compongono una vera uguaglianza nella dignità e chiede a ciascuno l’impegno della corresponsabilità, da vivere in termini di solidarietà non solo affettiva ma effettiva, partecipando all’edificazione storica e concreta della comunità ecclesiale assumendo con convinzione e gioia le fatiche e gli oneri che comporta”.
Le offerte per i sacerdoti sono espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani e coprono circa il 3% del fabbisogno e dunque per remunerarli bisogna ancora far riferimento all’8×1000 nato con la legge 222 del 1985 entrato effettivamente in vigore nel 1990.
L’8×1000 sostiene iniziative e progetti in diversi ambiti. Se il contribuente sceglie in favore della chiesa cattolica la quota a questa spettante viene versata dallo Stato alla Conferenza Episcopale Italiana che è tenuta a ripartirla e assegnarla per tre finalità: esigenze di culto e pastorale della popolazione italiana; interventi caritativi in Italia e nel Terzo Mondo; sostentamento dei sacerdoti. La ripartizione avviene in proporzione alle scelte espresse senza tenere conto degli astenuti.
Le offerte per i nostri sacerdoti sono un sostegno a molti per il bene di tutti.
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