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Giornata di festa a Cava de’ Tirreni per l’80esimo compleanno di padre Antonio Francesco D’Ursi

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Padre Antonio Francesco D’Ursi, dei Frati Minori Cappuccini, del convento di San Felice da Cantalice di Cava de’ Tirreni, sebbene non li dimostri, ha tagliato il traguardo degli 80 anni, di cui ben 61 di “vita sacerdotale”. A festeggiarlo coi suoi confratelli, giunti anche dalla vicina Salerno, è accorsa, numerosa e festante, la comunità parrocchiale di Santa Croce di Cava de’ Tirreni, ove padre Antonio è parroco sin dall’autunno del 1999. L’ampio salone dei Frati Cappuccini è stato appena sufficiente a contenere gli intervenuti. Ad allietare la serata il giovanissimo Fiorenzo De Rosa, facendo ascoltare, prima, durante e dopo il taglio della torta, ogni genere di musica, ma anche il gruppo folk “La Vecchiarella” non ha mancato di apportare musica, folklore ed allegria.

Era il 15 novembre 1931, quando Giovanna Verrone, consorte di Luigi D’Ursi, nella modesta abitazione di famiglia in Sant’Angelo a Fasanella, ridente paesino sito alle pendici dei Monti Alburni, diede alla luce il piccolo Antonio. Da piccolo, come tutti i ragazzi del luogo, con l’insegnamento dei genitori, frequentava assiduamente la parrocchia, ove un bel giorno giunse a predicare la Parola di Dio un frate predicatore dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, padre Fortunato da Calitri, il quale aveva il carisma di affascinare quanti l’ascoltavano. Lo stesso frate era già noto anche alla comunità della Città di Cava de’ Tirreni, per aver predicato in numerose chiese cittadine, tanto che Francesco D’Ursi, zio paterno del piccolo Antonio, in servizio presso uno degli Ospedali Militari cavesi e più propriamente quello allestito nell’attuale casa di cura “Villa Alba”, rimase anch’egli attratto dalla figura del predicatore.

Lo zio Francesco, all’indomani dell’ultima guerra mondiale, come tutti i soldati, non sapendo come tornare a Sant’Angelo a Fasanella, suo paese d’origine, per circa quattro mesi prestò la sua arte di cuoco a tutti gli “sfollati” accolti nel convento di San Felice da Cantalice dei Frati Minori Cappuccini di Cava de’ Tirreni, destinando, secondo le disposizioni del Padre Guardiano, una patate bollita ed un tozzo di pane a tutti i rifugiati. Intanto il giovane Antonio D’Ursi, anche su sollecitazione dello zio Francesco, dopo aver frequentato la scuola primaria, per completare gli studi e “seguire” padre Fortunato, il 6 gennaio 1944 si trasferì nel Seminario del Convento dei Frati Cappuccini di Cava de’ Tirreni, indossando l’abito di “fratino” il 19 marzo dello stesso anno 1944.

Nel settembre 1947, per sostenere l’anno di prova a cui gli “aspiranti frati” devono sottoporsi, fu trasferito presso la sede del noviziato del Convento dei Frati Cappuccini di Vietri di Potenza. Sul finire del 1948, completato favorevolmente l’anno di noviziato, fu ammesso alla “professione semplice” e per completare gli studi fu trasferito presso il Convento dell’ordine di Nicastro (CZ) e da lì presso il Convento del Santissimo Crocifisso di Cosenza e poi ancora, nel 1950, in quello di Eboli, ove fu ammesso definitivamente all’Ordine, pronunciando la “professione solenne”. Dopo soli due anni di permanenza nel Convento di Eboli fu destinato a quello di Sicignano degli Alburni, ove poté completare gli studi teologici. Nel settembre 1955, ordinato Sacerdote, giunse nel Convento di San Felice da Cantalice dei Frati Minori Cappuccini di Cava de’ Tirreni, rimanendovi fino al 1958, insegnando Lettere ai seminaristi.

Nel settembre 1958 fu ritrasferito presso il Convento di Eboli, ove costituì il Seminario Serafico; restandovi fino al 1970, quando giunse nel Convento dell’Immacolata dei Frati Cappuccini di Salerno. In quegli anni, intrapresi gli studi universitari, fu anche Cappellano degli Ospedali Riuniti di Salerno ed Assistente Spirituale della locale Legione Carabinieri. Laureatosi nel 1974 in Pedagogia, gli venne assegnato l’incarico di Definitore e Consigliere del Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini della Provincia di Basilicata e Salerno, assolvendo dal 1984 al 1990 il delicato compito di Ministro Provinciale. Nel settembre 1993 venne trasferito ove si trova, ovvero presso il Convento di San Felice da Cantalice in Cava de’Tirreni.

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Scritto da su 23 Novembre 2011. Archviato in Culture, Mondo cattolico. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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