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Un convegno all’Ateneo salernitano parlerà di strumenti musicali della Grecia antica

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E’ in programma da mercoledì 18 a venerdì 20 gennaio, presso l’Università di Salerno, con il patrocinio del Dipartimento di Studi Umanistici e del Dottorato di Ricerca in Filologia classica, il quinto Annual Meeting dell’associazione accademica internazionale Moisa (International Society for the Study of Greek and Roman Music and its Cultural Heritage), sul tema: “Gli strumenti musicali della Grecia antica: nuove ricerche su documenti e contesti”.

Sugli strumenti musicali della Grecia antica e sul loro impiego nei più diversi contesti della vita associativa dei Greci si può disporre di una documentazione molto ampia, che comprende essenzialmente testi letterari ed epigrafici, ritrovamenti archeologici, rappresentazioni iconografiche. Su questa base, applicando i metodi propri di diverse discipline, negli ultimi anni sono stati raggiunti risultati scientifici molto significativi, sia per quanto riguarda la conoscenza della forma, dei particolari costruttivi, del funzionamento e dell’evoluzione di singoli strumenti, sia sul piano della definizione e dell’interpretazione del loro ruolo nella storia della cultura e della musica greca antica e dei diversi generi poetici e musicali.

Al convegno, particolarmente atteso da tutta la comunità scientifica internazionale, sono previsti 22 interventi, tra relazioni e comunicazioni, che saranno tenute da studiosi provenienti da 10 Paesi (Austria, Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Regno Unito, Romania, Russia, Ungheria). Particolarmente significativa l’adesione all’iniziativa di studiosi come Martin West ed Egert Pöhlmann, autori della raccolta di tutte le partiture finora note della musica greca antica (Documents of Ancient Greek Music, Oxford 2001), un’opera di riferimento imprescindibile per gli studi del settore. Gli argomenti trattati spaziano in diversi ambiti disciplinari, dalle Letterature greca e latina, alla Storia antica, all’Epigrafia, alla Filosofia antica, alla Numismatica, all’Archeologia musicale, all’Iconografia, all’Organologia, alla Storia dell’Arte antica.

Particolare interesse riveste un gruppo di cinque contributi, ad opera dei docenti Hagel, Pöhlmann, Psaroudakis, Tertzis, West, che presenteranno per la prima volta in un contesto scientifico ufficiale i risultati di un progetto di ricerca internazionale sui resti piuttosto ben conservati di alcuni strumenti musicali e di un importante papiro letterario. Questo materiale, finora inedito, è stato rinvenuto in una tomba scavata nel 1981 a Daphnì, presso Atene, e risalente alla seconda metà del V sec. a. C.: in particolare, il papiro è il più antico a noi noto finora di tutta la letteratura greca antica.

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Scritto da su 17 Gennaio 2012. Archviato in Culture, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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