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«Torniamo ad innamorarci dello sport». Giovanni Moscatiello, sindaco di Baronissi, sintetizza così la mission del progetto “Io, la Scuola, lo Sport”, promosso dall’amministrazione comunale di Baronissi e presentato insieme a Valentina Freda, consigliere delegato allo Sport; Guglielmo Talento, presidente provinciale del Coni; Antonietta Cembalo, direttrice del circolo didattico; Ciro Amaro, preside dell’Istituto comprensivo Autonomia 82; Basilio Fimiani, preside del liceo scientifico Rescigno.
Più sport per i ragazzi, ma soprattutto: più attività sportiva a scuola e più opportunità di fare sport all’aperto negli impianti comunali. Il progetto, partito da alcuni giorni, coinvolge gli alunni delle Elementari del territorio e si concluderà a giugno con le Olimpiadi di Baronissi: una giornata intera scandita da gare in diverse discipline sportive. A partire dalla corsa, un classico dell’arcipelago sportivo, sino ad arrivare alla pallavolo, al basket, al calcio e persino al salto in lungo. E tutto avverrà in ogni impianto pubblico (chiuso o all’aperto) presente sul territorio comunale: «Questo ci dà l’opportunità di riqualificare l’impiantistica sportiva che abbiamo e di consegnare ai ragazzi luoghi sicuri e puliti dove fare sport», ha sottolineato il primo cittadino.
«Le attività sportive del progetto sono state inserite in orario curriculare – ha sottolineato Antonietta Cembalo – questo per assicurarci che tutti gli allievi potessero partecipare. E’ un’idea meravigliosa che rilancia lo sport e le attività motorie a scuola, ma soprattutto contribuisce a dare autostima e personalità ai ragazzi stessi».
«Gli studenti saranno seguiti da istruttori ed insegnanti che li guideranno in percorsi motori, attività legate allo sviluppo della coordinazione – ha spiegato Valentina Freda – giochi di movimento a coppie ed in gruppo, giochi di ruolo all’interno di storie e situazioni reali ed immaginarie».
«Oggi registriamo una grande disaffezione dei ragazzi verso lo sport – ha dichiarato Guglielmo Talento – ma il dato preoccupante che ho avuto modo di registrare è un altro ancora, e cioè che il 50% dei Comuni della provincia di Salerno non ha una società sportiva. E’ un dato su cui riflettere».
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