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La pasta “Antonio Amato” torna sugli scaffali

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C’è di nuovo profumo di pasta in via Tiberio Claudio Felice, nella zona industriale di Salerno. E’ quella del marchio rosso e blu, Antonio Amato. Le macchine in funzione lavorano a pieno regime nello stabilimento rimesso a nuovo in poco più di quindici giorni. Tra un mese saranno riaperte anche le porte del Mulino. Intanto ieri mattina (giovedì 18 ottobre 2012) taglio di torta con tanto di brindisi tra il cavaliere Gaetano Di Martino, Giuseppe Di Martino ed i 26 lavoratori che in questa nuova impresa pastaia ci vogliono mettere anche la faccia lanciando a tutti i salernitani un appello. 

“Anche i salernitani, tutti, possono dare una mano a questa realtà – dice Franco Memoli con tono fiero – comprando pasta Antonio Amato”.  E’ stata palpabile la commozione del nuovo cavaliere del marchio “Antonio Amato”, pastaio nel dna.
Mentre i ventisei operai, al momento in organico, stanno garantendo l’avvio della produzione di ben trenta formati si lavora anche dagli uffici direttivi per rimettere pienamente in moto l’intera macchina, come sottolineato da Giuseppe Di Martino, consigliere di amministrazione della Dicado, nell’intervista a margine della 

festa in azienda: “Pensiamo di avere un progetto buono. Il nostro intento è di fare di questa avventura imprenditoriale, al momento in affitto, una realtà stabile. Il nuovo punto di partenza sarà maggio 2013. L’iniziativa al Parco del Mercatello non è stata casuale: abbiamo voluto realizzare un evento vicino all’ex pastificio proprio per sottolineare il forte legame alla storia ed alla città. Poi la scelta di camminare su uno stesso percorso con l’Istituto Filippo Smaldone, un centro salernitano riconosciuto in tutta Italia come eccellenza per metodo e gestione di sistema per le persone sorde, ci permette di lavorare in rete per  un fine importante”.

 

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Scritto da su 19 Ottobre 2012. Archviato in Cronaca, In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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