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Ore 13: momenti di tensione all’uscita di Fisciano del raccordo autostradale Salerno-Avellino. Quattro lavoratori idraulico-forestali delle Comunità Montane hanno tentato il suicidio dal ponte che collega il raccordo alla strada provinciale. I quattro lavoratori sono stati prontamente bloccati da colleghi e poliziotti. La richiesta è forte, unica: parlare direttamente con il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per cercare di risolvere la dannosa situazione. Terzo giorno di protesta per i lavoratori idraulico-forestali delle comunità montane salernitane, presenti all’uscita di Fisciano del raccordo autostradale Salerno-Avellino, a cui sono andati ad aggiungersi i dipendenti delle altre comunità montane a Sud di Salerno. Per alcuni di loro sono anche quattordici le mensilità arretrate. Stamane, intanto, è stato il mondo politico a scendere in campo per dimostrare la propria vicinanza e solidarietà nei confronti dei dipendenti forestali prima con la presenza del Senatore Alfonso Andria e poi del Governatore della Puglia Nichi Vendola. Ieri, invece, riunione con il Prefetto, Gerarda Maria Pantalone, che ha contattato direttamente il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, per chiedere un’urgente convocazione in modo tale da risolvere la delicata vertenza che a Salerno vede coinvolti 2.500 lavoratori. Garantito, però, lo sblocco dei primi sette miliardi di euro per l’intero comparto.
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