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Gioia nella Chiesa!

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 Una gioia espressa nel canto e nella liturgia eucaristica lunedì 17 dicembre presso il seminario metropolitano Giovanni Paolo II a Pontecagnano Faiano, per l’ammissione di nuovi lettori e accoliti alla Chiesa di Dio. Mentre fuori imperversava la tempesta nella cappella maggiore del seminario si respirava una grande sensazione di pace.

Nell’ambito della concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. mons. Antonio De Luca, vescovo di Teggiano – Policastro,  sono stati ammessi all’ordine del Lettorato i seminaristi Marco Carpentieri, Simone Lacorte, Stefano Pesce e Donato Ciro Varuzza.

Inoltre sono stati tre gli Accoliti ordinati – due provenienti dal Ghana e uno dalla parrocchia dedicata a san Bartolomeo apostolo a Nocera Inferiore.
“La celebrazione di oggi ha rivestito un particolare significato- ha detto il nostro arcivescovo, S.E. mons. Luigi Moretti al termine della S. Messa- perché all’interno di essa ad alcuni Seminaristi che si preparano al sacerdozio sono stati conferiti il ministero del Lettorato e dell’Accolitato. Essi rappresentano la concreta speranza che questa Comunità avrà ancora sacerdoti in futuro per l’annuncio della Parola e la celebrazione dei Sacramenti. Carissimi Lettori e Accoliti, la vostra vita sia sempre alimentata e plasmata dalla Parola di Dio e dall’Eucaristia”.
L’Accòlito (dal greco κόλουθος, akolouthos, corrispondente al latino sequens o comes: seguace, attendente) è un ministro della liturgia  in alcune Chiese cristiane.

Nella Chiesa cattolica romana il ministero dell’accolitato viene conferito in modo ufficiale e permanente dal vescovo. Nella Chiesa latina, prima della stagione di riforme inaugurata dal Concilio Vaticano II, l’accolitato era considerato il quarto e più importante degli Ordini minori e l’accolito era a tutti gli effetti un chierico.

Nel 1972 papa Paolo VI con il breve apostolico Ministeria quaedam fece cessare il conferimento degli ordini minori e del suddiaconato. Al loro posto istituì i cosiddetti “ministeri” di “lettore” e di “accolito”, mantenendo il nome ma cambiando la sostanza.

 Oggi l’accolito è un laico a tutti gli effetti (non un chierico ordinato) di sesso maschile che nella nuova Messa aiuta il vescovo, il presbitero o il diacono nella preparazione dell’altare e dei  vasi sacri. È considerato anche ministro straordinario della Comunione: ciò significa che colui che presiede la celebrazione può chiamarlo a distribuirla o a portarla agli ammalati. Il ministero dell’accolito continua ad essere anche una tappa nel percorso istituzionale verso il diaconato e il presbiterato, come nel percorso intrapreso dai nostri seminaristi.

 

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Scritto da su 20 Dicembre 2012. Archviato in In evidenza, Mondo cattolico. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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