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E’ iniziato questa mattina lo stato di agitazione dei tredici lavoratori della Salerno Container Service, società del gruppo Gallozzi che si occupa della muntenzione e pulizia dei container in arrivo e partenza dal molo della Sct. Alla base della protesta la cessione della Scs, decisa dal gruppo industriale pochi giorni fa. I lavoratori si sono detti preoccupati per il loro futuro, e i sindacati del settore hanno inviato una comunicazione al Prefetto, all’Autorità Portuale e alla stessa società per ottenere chiarimenti in merito.
I chiarimenti sono arrivati nel pomeriggio, con una nota stampa di Agostino Gallozzi, presidente del gruppo industriale, che puntualizza alcuni aspetti della vicenda.
“Nell’ambito di un riassetto complessivo della filiera operativa del Gruppo
Gallozzi – concentrato sulle funzioni di core business, per le quali è stata
avviata una efficace politica industriale che prevede, tra l’altro, graduali e
strategici investimenti – è stata ceduta a terzi la proprietà della Salerno
Container Service Srl, che continuerà a svolgere, in continuità aziendale e nel mantenimento dei propri autonomi livelli occupazionali, le attività di
manutenzione e riparazione di contenitori. La cessione, come specificato da gallozzi, non avrà ripercussioni sul futuro dei lavoratori”.
“Il Gruppo Gallozzi – come peraltro da me personalmente assicurato ai
lavoratori – ha ottenuto preliminarmente dalla nuova proprietà la condizione del mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi. A Salerno Container Services verranno indirizzate, anche con il nuovo assetto prioprietario, le attività di riparazione dei containers che saranno sbarcati e/o movimentati da compagnie di navigazione che utilizzano le strutture portuali di Salerno Container Terminal, così come avvenuto fino ad oggi. Non sono in discussione, quindi, né i posti di lavoro, né il livello delle retribuzioni”.
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