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Nuovo ordigno al Crescent, lunedì sarà disinnescato

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 Era il 21 giugno 1943 quando Salerno conobbe il terrore delle incursioni aeree mirate al suo territorio, quello stesso che serpeggia, a distanza di settant’anni, ognivolta che la sagoma di un residuato bellico si profila agli occhi della squadra di bonifica. Ieri a palazzo di Governo a Salerno finalmente verso sera si è sciolto il tavolo di concertazione riunito per fronteggiare l’emergenza che dovrebbe rientrare lunedì . Ridimensionatao l’allarme bomba di poche ore prima lunedì infatti si svolgeranno le operazioni di spostamento dell’ordigno che sarà fatto brillare dalla squadra degli artificieri dell’esercito in una cava vicina.

Il siluro sganciato così come hanno riferito gli esperti a bassa quota quasi a pelo d’acqua, durante il Secondo Conflitto mondiale pesa 500kg con 300 kg di carica. Non c’è stato bisogno di far evacuare le abitazioni nell’area circostante, anzi in teoria sarebbe possibile lavorare nei cantieri posti a una distanza di 40 metri di raggio. Grande la sinergia tra le parti ieri al tavolo della Prefettura, così come ha evidenziato anche Gerarda Maria Pantalone, Prefetto di Salerno mentre l’Autorità Portuale -nella persona del presidente Andrea Annunziata- si è accollata gli oneri dell’intera operazione anche perchè il siluro è stato rinvenuto nell’area di sua competenza. “E’ il minimo fattibile e ritengo questo a mo di esempio – ha riferito Annunziata- abbiamo finanziamenti europei che scadono per cui è importante fare presto”.

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Scritto da su 9 Marzo 2013. Archviato in In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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