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I Cobas al fianco delle famiglie degli studenti disabili: ricorso collettivo per i posti in meno dei docenti di sostegno

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Studenti disabili salernitaniScendono in campo le famiglie degli studenti disabili salernitani ed i Cobas. La causa? La mancata presenza dei posti di lavoro per i docenti di sostegno. Per questo motivo, dopo l’incontro di questa mattina tenutosi presso la sede dei Cobas Scuola Salerno in via Rocco Cocchia, la strada da seguire è risultata unica per i presenti: lanciare l’avvio del ricorso collettivo – come specificato da Teresa Vicidomini dei Cobas Scuola Salerno che abbiamo raggiunto telefonicamente. E’ l’unica soluzione da prendere, secondo la Vicidomini, perché nella nostra provincia il numero degli insegnanti di sostegno viene progressivamente ridotto. Nel dettaglio – ha specificato Teresa Vicidomini dei Cobas – quest’anno scolastico è iniziato con ben 380 posti in meno rispetto alle richieste pervenute all’ufficio scolastico. La Vicidomini ha tenuto a sottolineare come oramai si sia giunti ad un clima di emergenza e di esasperazione per le famiglie ed è proprio per questo motivo che la protesta, civile, continuerà nelle sedi opportune dimostrando – ha continuato Teresa Vicidomini dei Cobas – come sia impensabile ritenere giusti i parametri che parlano di un insegnante ogni due alunni disabili. E’ necessario tener conto delle esigente e della gravità dell’handicap di ogni singolo alunno per tutte le ore scolastiche e non solo per 18 ore in una settimana scolastica che invece comprende 36 ore. La situazione attuale, però, è ancora più grave – conclude Teresa Vicidomini dei Cobas – perché oggi un alunno disabile su 36 ore settimanali scolastiche può contare sul sostegno di un insegnante per sole nove ore. Prossima tappa di una vicenda già lunga ed estenuante? Risposta secca della Vicidomini: raccoglieremo i ricorsi delle famiglie e continueremo a far valere i diritti degli alunni disabili.

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Scritto da su 29 Settembre 2013. Archviato in In evidenza. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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