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Vittoria doveva essere? Vittoria è stata. Alla Salernitana, orfana dell’estro dell’infortunato Foggia, non si chiedeva che questa semplice ricetta per dimenticare il kappaò interno con il Pontedera. Tutto troppo facile , però, sul campo del Barletta capace, sino ad ieri, di non andare mai in rete e portare a casa un solo punticino. A bersaglio sono andati Ginestra, dagli undici metri, e Guazzo: tutto è accaduto in un primo tempo dove i granata (pardon celesti) non hanno certamente brillato ma almeno hanno inquadrato la porta avversaria. Ed in questo modo, dopo un settimana ricca di ma e forse, mister Sanderra resta ben saldo in panchina (almeno per il momento). Test definitivo, sicuramente più attendibile, tra meno di una settimana all’Arechi dove arriva l’Aquila, scatenato più del dovuto da neo-promossa, del bomber De Souza. Parlavamo di un test più attendibile perché, diciamolo onestamente, nel pomeriggio di ieri Volpe e compagnia non hanno dovuto faticare più del necessario per conquistare la seconda vittoria in campionato. Eppure, al termine dei novanta e passa giri di lancette regolari, la prestazione dei campani non ha nuovamente convinto. Sarà un problema fisico o di schemi? L’interrogativo resta. Ci sono, però, delle note positive che riguardano la rinascita di Volpe in mediana e la fantasia, in appoggio alle punte, del brasiliano Gustavo. Chi continua a non convincere? L’ex veronese Esposito che appare, a dirla tutta, un pesce fuor d’acqua. A domenica prossima, prima però c’è il mercoledì di coppa (Lega Pro) contro il Messina all’Arechi (ore 20.45), per capire quanto potrà crescere questa Salernitana.
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