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Casualità o altro. A voi il commento. Una cosa è certa: Carlo Perrone s’accomoda sulla panchina della Salernitana e tutto cambia. Cosa cambia? Dopo tre giornate all’asciutto i granata tornano ad assaporare il dolce gusto del successo. Nel primo derby stagionale, in quel di Benevento, che mancava all’appello da ben 25 anni. Al Santa Colomba-Vigorito, al termine di una prestazione accorta ma sempre condita da incertezze difensive, decide il solito Guazzo: opportunista e freddo come pochi nell’area di rigore altrui. Vano il momentaneo pareggio di Mancosu. Salernitana fortunata, cinica ma ordinata: tutto ciò ha fatto la differenza con Perrone alla guida. Metteteci, poi, un Foggia super, terzo legno colpito dall’inizio del torneo, ed un Iannarilli che tra i pali non ha rivali ed ecco spiegato un exploit che rilancia l’undici granata. Adesso, nell’anticipo del venerdì sera, sotto con il Grosseto per ingranare la quarta. “Dobbiamo cercare sempre di tirare fuori il massimo da ogni partita. Nessuno ci regala niente, – questo il commento di mister Perrone prima del match con i toscani – ogni squadra ha le sue motivazioni e i suoi bravi calciatori. Noi non possiamo permetterci di perdere ulteriore terreno, cercando di arrivare agli scontri diretti nel migliore dei modi. Sappiamo che la strada è in salita, ma l’importante è affrontare tutte le partite con lo spirito giusto, senza sottovalutare gli avversari e senza guardare la classifica”.
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