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E’ alto il rischio sismico per le scuole del territorio salernitano. Ad evidenziarlo il rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente. Nella classifica nazionale dei Comuni capoluogo, Salerno si colloca al 59esimo posto su 86 città analizzate. Tra i parametri presi in considerazione, l’adeguamento sismico degli edifici, e la raccolta differenziata.
Nel capoluogo salernitano il monitoraggio è stato effettuato su 48 edifici scolastici di competenza comunale frequentati da oltre 12mila ragazzi. Solo 13 edifici sono stati costruiti secondo criteri antisismici, mentre solo su un edificio è stata eseguita la verifica di vulnerabilità sismica, il 66% hanno certificato di prevenzione incendi, solo in uno hanno effettuato prove di evacuazione. In tutti gli edifici si pratica la raccolta differenziata, in 36 scuole si servono pasti biologici, basso utilizzo di fonti d’energia rinnovabile, con un edificio servito da solare termico, 2 da solare fotovoltaico.
In Campania nessun edificio risulta costruito secondo i criteri della bioedilizia, l’85,6% è posto in aree a rischio idrogeologico. Solo l’8,4% risulta costruito secondo criteri antisismici, nel 31,1% è stata effettuata la verifica di vulnerabilità antisismica a fronte di un 100% di edifici posti in aree a rischio sismico. Alto il dato sulla necessità di interventi di manutenzione urgente (51,8%), 37,6% quello medio nazionale, molto bassa la media degli investimenti per la manutenzione straordinaria con € 5.481 per ogni edificio scolastico (€ 29.946 la media nazionale) e per quella ordinaria, con € 3.040 contro € 8.808. In totale si registra una crescita poco significativa d’investimento in Campania dove un edificio su due risulta necessitare di interventi urgenti. Presentato l’Ecosistema Scuola 2013 , l’indagine di Legambiente sullo stato di salute dei 523 edifici scolastici campani frequentati da circa 123mila studenti presenti nei 5 capoluoghi di provincia.
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