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Sabato mattina, presso il Palazzo di Giustizia di Salerno, inaugurazione dell’anno giudiziario 2014. Il presidente della Corte d’Appello, Matteo Casale, in apertura della sua relazione ha specificato che “L’impegno della magistratura ha consentito solo di tamponare la crisi della giustizia; Le carenze di organici intaccano l’efficiente esercizio della giurisdizione”. “Sono costretto agli equilibrismi più sofisticati per assicurare persino la trattazione dei processi”, prosegue Casale. Un pensiero che sintetizza lo stato precario del sistema giudiziario per la carenza di risorse, di personale e per i recenti interventi di ridefinizione del circondario giudiziario. Diminuisce la domanda di giustizia nel settore civile e aumenta nel settore penale. L’attività giurisdizionale penale e civile svolta nel distretto nel 2013 evidenzia che il 54% delle cause trattato è penale e il 46% civile. L’aumento più rilevante riguarda però i procedimenti definiti dalla Corte d’Appello che raggiunge il 46% per quanto riguarda la durata dei procedimenti penali. L’ ufficio gip esaudisce i fascicoli entro sei mesi nel 74% dei casi e solo il 6% richiede più di 2 anni. Presenti alla cerimonia anche l’Arcivescovo, Monsignor Luigi Moretti, il Sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, ed il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti. “Il sovraffollameto carcerario non dipende da un eccessivo ricorso alla custodia cautelare, ma dalla mancanza di spazi adeguati per i detenuti”, questo il pensiero di Roberti. De Luca, invece, è intervenuto sul completamento della Cittadella Giudiziaria: “Sono orgoglioso del fatto che è l’unico progetto esecutivo che potrà consentire, una volta che saranno erogati i fondi, di aprire il cantiere nel maggio prossimo e dopo 18 mesi avverrà il completamento della cittadella giudiziaria”.
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