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Ed allora… meglio cambiare. Perrone cambia aria. Arriva Angelo Gregucci (salvezza sofferta, con uno squadrone – ricordate i vari Bombardini, Palladino, Lanzaro, Zaniolo – nell’era Aliberti). Il terzo cambio in panchina. Dall’estate, sia chiaro. Perrone lascia poco prima del pronti via del romitaggio, si sceglie Sanderra, si ripesca PerroneL’autogol di Sinscalchi, il raddoppio di Arrighini, i tifosi campani che lasciano gli spalti dello stadio di Pontedera dieci giri di lancette prima del triplice fischio di chiusura del match. Eccola la fotografia di un’amara giornata, sportivamente parlando, per la Salernitana. Eccola la fotografia di un nuovo kappaò. L’ennesimo stagionale. Eccola la fotografia di una squadra che perde la bussola. Altro che rinforzi. Qui ci vorrebbe un nuovo campionato. E pensare che qualcuno aveva sussurrato: torneo da pagliacci senza i play out e quindi senza retrocessioni. Fortuna, classifica alla mano, che per i granata vengano meno proprio spareggi per evitare il declassamento o lo stesso declassamento (immediato). Ed ora? Beh, speriamo che quest’annata finisca presto e che finiscano presto le brutte figure. Queste le prime parole a caldo del nuovo allenatore della Salernitana Angelo Gregucci: “Ringrazio innanzitutto la Proprietà, Claudio Lotito e Marco Mezzaroma, per la grande opportunità che mi è stata concessa. Sono onorato di poter tornare a distanza di anni sulla panchina granata. Conosco Salerno, le esigenze della città ed è motivo di grande orgoglio per me tornare in una piazza prestigiosa come questa. Non dovrà più accadere che i tifosi lascino lo Stadio a partita ancora in corso. E’ nostro dovere riportarli dalla nostra parte: una squadra può perdere le patite sul campo ma quando il proprio pubblico la abbandona penso sia una sconfitta che vada aldilà di tutto”. “Abbiamo poco tempo a disposizione” – ha proseguito il mister – “Dobbiamo mettere fin da subito la testa sotto e lavorare senza respiro fino alla fine del campionato. Non è il momento di fare calcoli, dobbiamo soltanto pensare a lavorare sodo. E’ presto per parlare di moduli. Il mio obiettivo sarà avere una squadra intensa, veloce con un’idea di gioco solida. Da qui alla fine del campionato ci aspettano tre mesi da affrontare in totale apnea per raggiungere gli obiettivi che Salerno merita”.
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