Lo stabilimento Filtrona, un’azienda che produce filtri per sigarette, chiude i battenti a Salerno. Restano senza lavoro ottantuno operai. La comunicazione è giunta nella giornata di ieri. Forte, fortissima, la reazione di dipendenti e sindacalisti: ritrovatisi in Confindustria per capire le motivazioni di un così brusco stop alle attività produttive Essentra Filter Products Spa. Da questa mattina, invece, assemblea permanente presso la fabbrica ubicata nella zona industriale. “Vogliamo capire come mai si è giunti ad una soluzione così drastica – afferma il segretario della Cgil Salerno, Anselmo Botte – senza tener minimamente conto del futuro di ottantuno famiglie. Abbiamo chiesto un incontro in Prefettura con i vertici dell’azienda per comprendere cosa accadrà. Speriamo di ottenere il faccia a faccia già lunedì prossimo, giorno in cui lo stabilimento di Salerno della Filtrona si fermerà definitivamente”. Le parole del presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro: “E’ un altro pezzo importante della storia dell’industria salernitana che decide di lasciare il nostro territorio. L’elevato costo del lavoro, la produttività ridotta rispetto a tutti gli altri paesi nostri competitor, la difficoltà di accesso al credito, l’elevato livello di tassazione, il costo e la qualità dell’energia erogata, una burocrazia pesante e invadente che si aggiunge a un sistema normativo farraginoso e lungo rappresentano le priorità a cui mettere mano se non vogliamo rassegnarci a un lento e inarrestabile declino. Questa vicenda, legato ad una fabbrica che pure opera in un settore molto delicato e difficile quale quello dei filtri per sigarette, si inquadra esattamente in questo contesto, dove le diverse criticità si intrecciano e si sommano, determinando, da parte delle imprese, scelte perentorie e radicali. È evidente che siamo nettamente in ritardo di fronte ad una strategia che prenda di petto i nodi non sciolti dello sviluppo. Sulla questione Filtrona prendiamo atto della decisione assunta nel pieno rispetto delle volontà e delle determinazioni aziendali. Tuttavia rimarchiamo con chiarezza che sarebbe stato auspicabile, di fronte a decisioni così gravi che hanno un significativo impatto sociale, un diverso approccio nella gestione dell’intera vicenda”.
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Scritto da Alfonso Maria Tartarone
su 1 Febbraio 2014. Archviato in In evidenza, Notizie.
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