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Lavoro e crisi nel salernitano: tante (troppe) le vertenze in atto

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crisi e lavoro a salernoProblema lavoro. Centrale del latte di Salerno. I dipendenti chiedono garanzie precise sul futuro della Centrale: non basterebbe nemmeno una eventuale clausola nel contratto di vendita a salvaguardia dei livelli occupazionali. Lunedì ci sarà un’assemblea dei lavoratori nella quale si deciderà come proseguire nella mobilitazione. Consorzio di bacino Salerno 2. Martedì prossimo alle 10,30 si terrà  un incontro in prefettura. i  lavoratori non percepiscono lo stipendio da tre mesi. Dal 20 febbraio il personale è in stato di agitazione. In una nota inviata alla Prefettura e alla Questura, oltre che ai vertici del Consorzio di bacino Salerno 2, la Filas (Federazione italiana lavoratori ambiente e servizi) denuncia la situazione dei dipendenti, «le errate elaborazioni delle buste paga sempre a danno dei lavoratori, il prelievo totale dello stipendio in favore delle società finanziarie che non ha eguali sul territorio nazionale». Gli operai del Consorzio sono impegnati anche nella gestione della discarica di località San Tammaro in provincia di Caserta, per cui la nota è stata inviata anche alla Provincia e alla Questura di Caserta. Arechi Multiservice. I 147 lavoratori dell’azienda, che si occupa tra le altre cose della manutenzione di strade e scuole, dopo lo sciopero  di otto ore avvenuto ieri ed il faccia a faccia a Palazzo Sant’Agostino, torneranno in piazza il 28 febbraio, 4, 6 e 12 con due ore di sciopero pro-capite per i lavoratori addetti alla manutenzione scuole, strade e caldaie, mentre il 2 marzo saranno otto le ore di sciopero pro-capite per i lavoratori addetti ai musei. Ad oltre un mese dalla chiusura della ELDO (235 operai in Campania, cinquanta a Salerno), l’azienda ha chiesto il concordato fallimentare e dopo la cassa integrazione prevista fino alla metà del 2014 c’è forte incertezza sulla mobilità. Attendono novità anche gli 81 dipendenti dell’ex Filtrona, licenziati drasticamente, dopo che lo scorso 12 febbraio, a Napoli, la proprietà è risultata ancora assente per decidere il futuro dei dipendenti. Centro di riabilitazione per diversamente abili Nuovo Elaion in Bboli. Sul tavolo della discussione resta il “durc” cioè l’autocertificazione relativa al regolare versamento dei contributi ai dipendenti, che l’Asl di Salerno, unica in Campania, ha chiesto ai centri come condizione per poter avere i fondi.  La riunione ed il presidio dei giorni scorsi  ha visto l’Asl dare mandato al proprio ufficio legale perché esprima un parere sulla necessità o meno del “durc”.

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Scritto da su 22 Febbraio 2014. Archviato in In evidenza, Notizie. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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