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Lui, Agostino Di Bartolomei, avrebbe sicuramente affermato: “Grazie ma non c’è bisogno”. Noi, invece, con sobrietà e tanta emozione rendiamo omaggio ad un uomo di sport, prima che calciatore. E che calciatore. Potremmo spendere milioni di parole, che il vento porterebbe inesorabilmente via, quindi preferiamo, dopo quel maledetto 30 maggio 1994, ricordare semplicemente il capitano, il gentiluomo, fuori e dentro il terreno di gioco, un esempio per i tanti giovani che lui stesso amava guidare nella sana competizione. Quanti trionfi nella sua vita sportiva (fatta non solo di pane e pallone ma soprattutto di valori) indossando le maglie di Roma, Vicenza, milan, Cesena, Salernitana. Tds (stasera alle 21 e domani, sabato 31, alle ore 15) ha voluto riaprire il cassetto dei ricordi: partendo da quelli più recenti, attraverso la presenza del figlio di Agostino (Luca) a Salerno per il lancio del volume “Il manuale del calcio”, e le parole di Nicola Provenza, ideatore di “OverTime”, e concludendo con un’intensa intervista all’uomo e calciatore Agostino Di Bartolomei: realizzata nel maggio del 1989, a San Marco Di Castellabate (direttamente a casa Doi Bartolomei) da Antonio Garbellano e Luigi Crocetta. Semplicemente…per ricordare Ago.
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